Ri-passo per MIB

Dopo Passo dopo Passo, serve un ripasso. Soprattutto per i MIB che possono permettersi delle ferie.

La traccia per sterrato è copiata dal sito americano di riferimento.

Ma in pochi aderiscono, essendo una gita in cul-ai-lupi. Solo Cinci, già eccitato, salta, sorride e gongola senza sosta.

Allungando l’orecchio, Esperanta (ora Mad Heidi), ode la proposta e si propone da ambassador, adempiendo al giuramento fatto sul Vrsic, durante uno scollinamento motorizzato, di voler usare solo la sua potenza muscolare.

La traccia MTB diventa allora una traccia BDC.

Settembre è passato. Ottobre volge all’ora legale. La finestra temporale è corta. Il tempo è pessimo. E’ già nevicato. Ma si compie il miracolo…

PRIMO GIORNO

Il gruppo è fortemente motivato.

Cosa cerchiamo? F-o-l-i-a-a-a-a-g-e…..e fatica….e stupore.

Sparati da un cannone elettrotrenico…

…puntiamo all’Ortles – Cevedale.

Caldo? Freddo? Un manicotto Bici-po-Cici basta e avanza.

I negozi sono chiusi, ma si fa la spesa lo stesso.

Al primo check-point, si scaldano i motori, e…

…al primo tornante, già le foto vengono mosse per la velocità.

Muli, non si scherza! Sguardo basso, e pedalare“…Ma difficile guardare la ruota se ogni curva ha la sua bellezza.

Increduli e felici, i MIB ringraziano il grande culo.

Si spinge, si sbuffa, si sforza….ma dosando con saggezza, perché il cordone non ha mai fine.

E qualche allucinazione, tra una curva e l’altra, appare.

Il silenzio avvolge la valle. I ciclisti sono rari, e quasi sempre assistiti. Mad Heidi non molla l’osso. Cinci scatta in linea e scatta foto. Prof soffre l’anzianità.

Il nostro obiettivo? Rifugio Alpino Tibet Hütte alle ore 14:00. Tavolo prenotato.

Dopo 3 ore e tre quarti, siamo pronti per i nostri Kaiserschmarren.
Prima però, foto di rito.

Cinci e Mad Heidi non stanno nella pelle. Goduria. Soddisfazione. Sorpresa. Piacere.

Il Prof, in disparte, avverte i primi sintomi del congelamento.

Il tempo è tiranno. Il Prof tremante sventola l’orologio. Ma per andare a Bormio, da che parte dobbiamo andare?

Imboccata la discesa nella Valle di Sotto, le ruote scorrono veloci.

I ghiacci e la neve alimentano queste terre. I nostri occhi bevono…

…i nostri portafogli si chiudono…

…le nostre membra si rilassano. I MIB ringraziano Leonardo da Vinci che, passando di qua, ha scoperto le pozze (39° C) aggratis.

Prima della nanna, meglio ripetere quanto vissuto in velocità sul versante lombardo.

E dicendo nanna, intendiamo nel lusso lombardo.

SECONDO GIORNO

Chi ben colaziona, meglio alloggia. Per noi, vale il contrario. Ciò che è importante, è avere gambe ed energie. Oggi, tratto tutto da scoprire. .

Nulla da invidiare allo Stelvio, ma solo nella forma. Le pendenze sono invece più digeribili.

E Mad Heidi morde la strada col sorriso…

Siamo alle porte della valle incantata. Pagato il dazio della fermata culturale…

…si prosegue in una tavolozza di colori, facendo a slalom tra i laghi di Cancano.

La Sindrome di Stendhal colpisce Mad Heidi con una tarantella….

Dobbiamo scollinare. Risaliamo la valle delle sorgenti dell’Adda, verso Passo Alpisella. Sarà l’acqua taumaturgica, sarà la fatica per spingere rapporti stradali, ma la foresta è la più bella foresta che c’è.

Abbiamo un appuntamento. Alle 14:00 bisogna essere a Livigno. Cinci ci crede e non ci crede, ma meglio essere previdenti. Non si può più perdere tempo.

Ma come si fa, in mezzo a tale fluorescenza?

Il Prof comincia a vedere nero. Si rischia di bucare l’appuntamento.

Ma appuntamento de che? Ma con l’unico bus che ti porta lungo il tunnel privato Munt La Schera, tra Italia e Svizzera (corsia unica).

E dall’altra parte, cosa c’è?

Bella domanda….nulla di interessante. O meglio, dopo aver visto e vissuto due giorni nella stupendezza, dove bisogna andare? Solo sulla Luna…..

Ma dico…..ma cosa vi siete persi, MIBBBBBBI.



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