Al centro della terra

  • OBIETTIVO: Novačka pećina o grotta Inferno – Croazia
  • PARTENZA: Bagnoli della Rosandra – Italia
  • ITINERARIO: creste della Ciceria – Slovenia
  • TIMING: sinnerCAR – Inghilterra

Giro a bastone parallelo. Usciamo dallo Stato quatti quatti. Saliamo a Socerb, lambiamo Črnotiče, planiamo a Praproče.

Eolo abbandona il gruppo al suo destino. Devia per un rientro veloce e discesistico. Troverà tracce una volta esaltanti, a loro volta abbandonate al proprio destino.

Nel frattempo Odermat lubrifica il motore del suo Tomos.

Le creste della Ciceria, ogni volta ci lasciano a bocca aperta.

Anche Cinci rimane senza fiato.

Da un Golic…

…all’altro.

Si prosegue in fila indiana lungo la linea di confine.

Ice! Dove dobbiamo andare? …Giù per di là, il binario unico per Dane ci aspetta.

Filante, veloce, stretto, solitario, mistico, inquietante… magico.

Come magico è l’incuneato abitato di Dane, con la fontana nascosta e gli abitanti cordiali.

L’obiettivo si avvicina ma il tempo si allunga…sinnerCAR…

Abbandoniamo la carrareccia e ci infiliamo nell’ignoto. Nonostante qualcuno voglia metterci i bastoni tra le ruote, proseguiamo imperterriti.

Lineari all’inizio, a tentoni vicino alla meta. Che Odermat non nasconde di temere, neanche l’anello magico potrebbe salvarlo dalle sue ancestrali paure.

Zar invece se ne fa un baffo. E il Baffo non vede l’ora di cominciare l’esplorazione.

E finalmente… la grotta Inferno.

Scendiamo nelle viscere della terra.

Ci allontaniamo dalla luce naturale.

Scandagliamo l’enorme cavità.

Spargel è grottista dentro, si muove agevolmente alla ricerca di passaggi segreti.

Nell’oscurità si perde la percezione del tempo, ammaliati dall’onorica atmosfera. Il timorato ci richiama all’ordine e soprattutto alla luce. Ombre di MIB risalgono in superficie.

Immortaliamo il raggiungimento di una nuova scoperta che il nostro sconfinato circondario ci offre.

A Jelovice la gostilna è sold out, si prospettano brodi lunghi. Al brodo croato preferiamo gli gnocchi sloveni, a Podgorje scelta azzeccata e prelibata.

Tempus fugit! Le 16 del meridiano di Greenwich si stanno avvicinando. Sfrecciamo verso Petrinje attraversando i bigoletti che portano a Socerb, andatura sostenuta e divertente. Tagliamo per Tobo senza Tobo ma con Pivo. Zar si impone con prepotenza ed esuberanza sportellando a destra e a manca: “Fate largo! Sono il nuovo Ucio!”

Sbucati ai bidoni non si contano nè feriti nè forati, solo sorrisi gratificati.

Game-Set-Match.


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