In salita e in discesa, in bici e non solo...

Pedivelle & Pignoni n°16
Un paio di settimane fa sul quotidiano di Trieste (Il Piccolo) è spuntato un articolo a firma della sig.ra Bettini sulla sindrome di Highlander che affligge schiere di over 50.
Qui un estratto:
“All’immortalità tendono certi over 50 con la tendenza a minimizzare sintomi e fattori di rischio, morbosamente competitivi, inclini a sopravvalutare le proprie capacità, fissati che l’esercizio fisico possa preservare da qualsiasi stato patologico e, secondo la psicoterapia contemporanea, fatalmente affetti da sindrome di Highlander. La malattia, tecnicamente riferita al ritardo della crescita, che lascia la persona con le sembianze di un bambino anche dopo i 20 anni, oggi assume un significato più ampio e descrive una patologia da poco riconosciuta che riguarda i cinquantenni convinti di avere ancora il fisico di un ventenne… (omissis) indomiti nell’affrontare quotidiane, estenuanti prove fisiche, forse ispirati dal romantico film del 1986 diretto da Russell Mulcahy “Highlander – L’ultimo immortale” il cui l’eroe protagonista, originario delle Highlands scozzesi, attraversa indenne i secoli.”
Purtroppo l’età può portare a varie problematiche, fisiche e non solo… ma l’attività ciclistica (ed in particolar modo la mountain bike) permette di mantenersi sani ed in forma da ventenni, come vedremo qui.
Cuore

Si sa che il cuore è un muscolo che va mantenuto in attività e non basta un sentimento d’amore per sentirlo battere, ma deve essere mantenuto sempre ben allenato…
La bicicletta è un ottimo trainer per il circuito cardiovascolare, che fa si che siano molto minori le possibilità di infarti o di aritmie, con la necessità di intervenire con pacemaker o defibrillatori.

Schiena

Ginocchia

Sono forse le articolazioni elementari che più necessitano di “esser in forma”, il movimento ben cadenzato e lineare che si ha pedalando ne permette un’ottima lubrificazione sinoviale ed il mantenimento cartilagineo, così da evitare formazioni di cisti poplitee e dolori meniscali.


Spalle

“Avere le spalle larghe” non è solo un modo per resistere alle pressioni della vita, ma anche il risultato di una perfetta posizione sul manubrio, che consenta un controllo adeguato della bicicletta in tutte le condizioni.

Fondoschiena e “dintorni”

La corretta posizione in sella e soprattutto una sella idonea per la propria anatomia permettono di vivere il maggior punto di contatto con il mezzo a due ruote senza problemi, contrastando la vita sedentaria che si potrebbe avere in ufficio e a casa. L’adeguata muscolatura da modello/a farà si che ci si ponga al riparo da tutti i problemi fisiologici (cistite, ureite, prostatite…), con il piacere un fischio di apprezzamento quando si passa…

Cervello

E tenendo il corpo ben attivo anche il cervello ne risente in maniera più che positiva.
Scoprire nuovi posti, impegnarsi in salita e discesa, ridere e chiacchierare con i compagni d’uscita, tutto ciò fa si che ci sia un continuo rilascio di endorfina, serotonina ed adrenalina, elementi magici per lottare contro il logorio della vita moderna, mantenendo neuroni, assoni e sinapsi in febbrile attività.
Il continuo stimolo di novità è quindi un ottimo metodo per allenare la memoria contro l’Alzheimer e riuscire a terminare tutta La Settimana Enigmistica senza patemi…

Quindi i 50 anni di oggi sono i 20 di ieri
Ovviamente tutti i MIB sono perfettamente consci che grazie al loro continuo allenamento tutte le positività che derivano dall’uscire in gruppo in bici, con le gioie ed i dolori sia in salita che in discesa, li manterranno giovani a lungo quali novelli Connor MacLeod…

…e se qualcuno non ne fosse convinto, controlli le analisi mediche!

Disclaimer: ogni riferimento a MIB Fondatori (e non) esistenti o a magagne realmente accadute è puramente casuale.
