In salita e in discesa, in bici e non solo...

La Pantera di Pradis
Obiettivo: agognato da tempo e definito dal Prof.
Stategia: seguire la via più corta in assetto cicloturistico.
Compagni: quella sporca dozzina meno 1/4.
Attrezzatura: sempre più leggera, su bici sempre più pesanti….ma serve un piccolo preambolo.
Il dubbio
Il tempo passa per tutti. Le forze non sono più quelle di una volta. I gusti sono sempre più difficili. Cosa sarà la causa di tutto ciò? Loden si interroga…

Di fronte alla nuova proposta del Prof, il dubbio lo attanaglia. S’interroga, si fissa, entra nel dettaglio di ogni singola idea. L’inconscio e il sub-conscio si mescolano in mille forme…

Finchè non sopraggiunge l’illuminazione…

Era solo una questione di peso! Ora che il portafoglio è più leggero, Loden sa che può affrontare il giro MIB guardandolo dall’alto verso il basso.

Verso il balcone
Galeotto fu il giro Pedemontana. L’esperienza:
Finisco tra ricchi veneti in un trendy pub. Una cameriera vestita di soli veli medioevali serve un sacerdote che racconta la vita di paese. Fellini è nulla al confronto.
merita di essere nuovamente vissuta. Una telefonata a Clauzetto toglie ogni dubbio:
Tesoooroo, porta i tuoi amici!
La pantera con la corona non smentisce la sua ospitalità.
Il percorso è studiato, rifinito e limato da mesi. Dislivelli e amenità sono pianificati a menadito.

7.00 San Giacomo
7.15 San Cinci
7.30 Santa o picina
8.30 Sano soppo
13.32 Santa Cuar
18.00 San atorio
La logistica è affidata a Spargel, che NON ottimizza benzina e tempo usando il furgone di Ucio e Vaivai per raggiungere Clauzetto (alla fine i viaggi saranno due), sistemare i bagagli e ritornare al punto di partenza.

Carichi di curiosità, nonché di gambe d’acciaio, Icefoot, Bussola, Cinci e Odermat già ingrassano il bar di Osoppo per la giusta riserva di zuccheri.

Le calorie serviranno per i 1.900 metri di giornata, dove nulla è lasciato al caso. Possiamo non salire sul Colle di Osoppo per una ricognizione a 360°?




In men che non si dica, il programma è rispettato. All’ora prevista, Malga Cuar si conferma chiusa. Non resta che godersi il panorama.

Tutto sarebbe perfetto, ma Icefoot deve sempre metterci lo zampino…


Un piccolo contrattempo screma i dotati dai super-dotati (Icefoot, Cinci e Bussola). I gruppi si dividono: i bravi in discesa, i dubbiosi in salita. Ricompattati i ranghi, si prosegue compatti.

O quasi. I tre dotati non ci stanno e rivendicano gli attributi. Rimescolamento dei gruppi. Chi sceglie la nuova scorciatoia, in realtà sceglie una allungatoia. Se il CAI ha abbandonato un sentiero viscido, pendente, franato, con un ponte arrugginito sopra ad un orrido, ci sarà un motivo…

Sono le 15:00. L’ora per una birra sarebbe quella giusta. Un esile motivetto, una musica bestiale, guida le nostre narici.

Per simpatia al porco in bicicletta, riteniamo di fargli una festa.

Ultime stantuffate in un silenzio assordante. Il dislivello si accumula, come la curiosità per la nostra meta di giornata.
Clauzetto è un paese amletico: è Friùl o è Pordenòn?!? …e la scalinata più lunga mai vista prima riaccende la voglia di giocare.

Anche la merceria e la chincaglieria pubblicizzano le famose sfere tradizionali di colore giallo.

La pantera finalmente ci accoglie con un sorriso e sà come calmare i suoi “tesooori”. Balote di Clauzetto per tutti!

E se non avete capito chi comanda in questa magione, ecco qua:


Grotte, ferrate e zecche
Il mattino ha la pioggia in bocca. Il meteo ci ha ingannati.

Acqua per acqua, meglio addentrarsi nelle grotte. Da bravi turisti, ci mettiamo in fila e ci organizziamo:



La Natura coglie tutti di sorpresa. Meraviglia e sorpresa scatenano i MIB come alla gita delle elementari…



Soddisfatti e ringalluzziti, si prosegue verso il pranzo. Sembrava cosa facile, ma la corsa diviene ad ostacoli. Prima “sentieri delle memoria” senza grip, poi castelli delle fiabe senza notorietà…


La traccia verso l’Arzino sembra ripida. Un villano non ne garantisce la percorribilità. Il dubbio attanaglia tutti quanti…

I giochi sono fatti. Nuova separazione, che garantirà 40 minuti di birra in più per i bitumari Da Renzo, dove abbiamo prenotato. E mentre quelli bevono, gli altri nuotano.




L’euforia non manca mai. Anche se le forze cominciano a calare, si prosegue in fila come i 9 nani. Peccato che l’Arzino e il lago dei 3 Comuni siano collegati da 600 metri di dislivello. Pedalabili? MAGARI.



Ma succede l’imprevisto: un pedale indemoniato morde il succulento polpaccio di Icefoot. Non un suono esce dalla sua bocca. Ma serve disinfettare il prima possibile. All’offerta di farci la pipì sopra, Icefoot opta per le più pulite mosche succhierine.

Bagnati, sudati, stanchi e felici. Così si sentono ‘sti ragazzi al cospetto del Monte Pala. L’ultima veloce discesa finale verso Alesso è baciata dal sole… e un’altra tacca e un resoconto sono aggiunti sulla gamba (di Ice) e sul sito MIB.

Soluzioni enigmistiche
(*) Il nome “Tagliamento” nella traduzione inglese è senza la “n”, diventando “Tagliameto”
(**) Bussola indica la direzione sbagliata, diametralmente opposta
(***) Per “zampino” deve intendersi “ginocchio”. Giuoco di parole con noto proverbio
(****) Clauzetto è universalmente noto come “Balcone del Friuli”
Dulcis in fundo
Il coniglio dal cilindro, il jolly dal mazzo, la pallina Zigulì, il Platinì dei tempi d’oro…che dire di Odermat? Il miglior sorriso ad inizio e fine giro è il suo.

E le zecche del titolo? Beh, ridono di meno tre MIB e le tre zecche beccate il flagrante la sera, dopo ispezione collettiva on-line post whatsapp.
Suggerimenti
Percorso impegnativo e con rientro fastidioso il secondo giorno (valutate in coscienza il Vostro spirito di adattamento). In 2 giorni si percorrono 90 km con 2.700 metri di dislivello.
La visita al forte di Osoppo meriterebbe più tempo.
Avasinis ha il sapore tragico della storia e dolce della natura.
Malga Cuar sà offrire 21 posti letto, ma la nuova gestione aprirà a giugno 2023 (cercate in rete).
La Val d’Arzino è sempre ben promossa dalla sua Proloco: da non perdere le Grotte di Pradis e il Castello Ceconi.
Dormire è facile, e per tutte le tasche:
- l’albergo diffuso (con alloggi tra Clauzetto e Pradis di sotto) offre appartamenti, anche grandi, con biglietto convenzionato per visita alle grotte;
- l’albergo ristorante bar Corona soddisferà ogni vostro desiderio;
- casa Balins è una sorpresa… una scommessa nordica che merita di essere valorizzata.
Il ristorante Da Renzo a San Francesco e l’azienda Agripig di Pielungo sono patrimonio dell’umanità.
Avvertenze e controindicazioni
La traccia progettata e la traccia percorsa sono diverse, in quanto alcuni tratti in sterrato, suggeriti da Komoot.com si sono rivelati impegnativi.
Si suggerisce di seguire comunque il tratto sterrato in partenza da Malga Cuar (e non la strada forestale) con le bici a mano fino al sentiero sottostante.
Si obbliga ad evitare la scorciatoria che dalla strada asfaltata in discesa da Monte Cuar si diparte qualche curva a monte della provinciale n. 1 della Val d’Arzino: il sentiero CAI è abbandonato in quanto pericoloso. Il ponte sull’orrido dell’Arzino è comunque raggiungibile con corto sentiero a piedi direttamente dalla strada provinciale n. 1.
Si sconsiglia di percorrere il sentiero che da Castello Ceconi porta alle spiagge dell’Arzino: anche se il primo tratto è un invito a nozze, gli attraversamenti degli alvei e le ripide salite a spinta possono non essere percorribili in alcuni periodi dell’anno.
Si avverte che il sentiero che da San Francesco porta ad Alesso, pur fattibile e panoramico nei tratti iniziale e finale, ha un tratto mediano leggermente franato con molti attraversamenti di torrenti.
La bici elettrica può essere una manna in certi contesti impestati ma pedalabili. Nei tratti a spinta ed a mano, vorreste darle fuoco…
Max elevation: 1333 m
Total climbing: 1890 m
Total time: 09:23:47
Max elevation: 857 m
Total climbing: 965 m
Total time: 08:55:56
Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto