Cambiamo… Kanal!

Tizio, che aveva organizzato Skabriel e Mark in zona Nova Gorica, all’ultimo minuto non viene.
Caio e Sempronio, che avrebbero provato per la prima volta Skabriel, all’ultimo secondo non vengono.
Icefoot e Cinci, che avrebbero visto un programma registrato, all’ultimo istante cambiano Kanal…

Lo spunto viene dato da un input di Ucio di qualche settimana prima, nel quale aveva declamato la bellezza del trail di Avce, nella valle dell’Isonzo sloveno.

Oltre a ciò, il cornense aveva segnalato la presenza di un altro trail sul fronte opposto della valle, con partenza dalla Chiesa sopra l’abitato di Lig. L’aver sconsigliato di mettere in sequenza le due discese nella stessa giornata per troppo accumulo di dislivello positivo è la molla che fa scattare l’operazione.

Dal centro del paese ci dirigiamo verso Morsko per affrontare la salita asfaltata che con piacevoli pendenze e traffico nullo ci innalza per 500 metri verso il punto di partenza. Il bacino idrico di Avce è il primo step di riferimento.

La giornata è bella, ventosa quanto basta, temperatura gradevolissima. Non essendoci preparati la traccia dobbiamo indagare su dove sia nascosto l’attacco iniziale della discesa. La tecnologia ci viene in aiuto e dopo un breve tratto a spinta troviamo lo start dell’Avce trail (https://www.trailforks.com/trails/enduro-avce).

Icefoot non vede l’ora di testare il nuovo mezzo su tratti consoni, pillola nera o pillola blu sarà la prima decisione da prendere.

E l’imbeccata di Ucio colpisce nel segno: “La discesa è tutta in terra, tutto spondato, l’entrata in curva è impegnativa per via della pendenza… non è difficile, leggermente impegnativa, non pericolosa… bisogna derapare per andare piano, altrimenti bisogna scendere come quelli veri…”.

Sarà proprio come da descrizione. Il terreno asciutto invita a correre, la pendenza talvolta accentuata invita ad essere prudenti. E’ un trail che fila via liscio con passaggi molto divertenti, la mancanza delle amate roccette sarà compensata nella seconda parte di giornata. Le bici meritano un monumento.

Siamo nel fondovalle nei pressi del graziosissimo paesino che dà il nome alla discesa. Dobbiamo ora trovare dove attraverare il fiume per raggiungere il paese di Rocinj che segnerà l’inizio della seconda ascesa. Usiamo la classica tecnica internazionale standartizzata, conosciuta con il nome convenzionale “deramificazione Bussola”. Anche stavolta darà ottimi risultati.

L’asfalto che porta a Kambresko è piacevole, mai troppo duro, anche su questo versante traffico zero. L’ora di pranzo però manda i suoi segnali ed una prima sosta serve ad immagazzinare energia. La seconda è invece una piacevole sorpresa lungo la salita.

Kambresko è una pittoresca località crocevia per tutte le direzioni.

Ma proprio tutte

Con una terrazza spettacolare

Con una fontanella per abbeverarsi

Con la casa museo etnografico

Con un parco macchine di livello

Strizzando sempre l’occhio alla sicurezza

Finito il book fotografico proseguiamo in un saliscendi misto sterrato e asfalto lambendo località amene e sconosciute, ritmo piacevole e rilassante. Ci aspetta solamente l’appagante salita erbosa che si innalza fino alla Chiesa Marijino Celje sopra l’abitato di Lig.

Situata sulla cima super panoramica di una collina del Collio Sloveno, questa Chiesa si contraddistingue per la facciata con due campanili e per gli interni particolarmente curati.

Ci rilassiamo e godiamo della bellezza di questo luogo isolato ed affascinante. Ma certamente non siamo qui solo per questo, anche per questo (https://www.trailforks.com/trails/marijino-celje-so-a)

La partenza di questa traccia enduro inizia dalla scalinata della Chiesa per infilarsi poco dopo nel bosco in un percorso estremamente vario soprattutto nella sua parte centrale. Tre chilometri di discesa che alterna tratti veloci e pendenti su sassi, balze rocciose, flow erbosi, slalom tra alberi, in un continuum adrenalinico ed esaltante.
La ricerca della via sconosciuta ogni tanto spezza il ritmo, con il risultato però di prolungare il tempo di godimento.

Nuovamente in riva all’Isonzo tiriamo le somme e non possiamo che essere completamente soddisfatti. Abbinare discese frizzanti ed impegnative ad un giro alla scoperta di posti nuovi con scorci ed emozioni ogni volta diverse è quello che ci piace.

La giornata finisce come deve finire. Davanti ad una pastosa birra artigianale e ad un sofisticato hamburger caramellato. Non ci sono foto a testimoniarlo, rimediamo con un filo logico immaginario che ci lega alla nuova scorribanda che ci vedrà protagonisti due giorni dopo alle pendici del Nevoso.
Slovenia spettacolare come sempre, da nord a sud, parco giochi per il nostro divertimento.



Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto

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