Brkiniland: istruzioni per l’uso

12 luglio 2020

Volete fare un tour in mtb a due passi da Trieste e perdervi in luoghi isolati ed incantati senza perdervi? Seguite le istruzioni!

  • Dal confine di Lipica con le automobili arrivate a Divaca. Seguite la strada che sotto l’Auremiano porta al paese di Ribnica. Nei pressi di Buje parcheggiate presso la Gostilna pri Zotlarju, punto di partenza dell’ itinerario e di birra finale.

  • Dopo poche pedalate, sulla destra prendete la deviazione per Suhorje, sulla sinistra la strada da Buje segnerà l’epilogo di questo giro.
  • Attraversato il ponte sul Reka, dopo circa 500 metri, si palesa una casa con di fronte una fattoria. Immediatamente prima, una stradina a sinistra vi porta verso il sentiero che, con pendenze importanti, si eleva nel bosco fino a farvi sbucare su un prato a farvi godere il primo panorama di giornata. Raggiunto l’asfalto, dopo qualche giro di pedale, sbucate nell’abitato di Suhorje.

  • Seguendo la strada principale del paese puntate alla Chiesa Sv Miklavz, luogo di pace per le anime e per i sensi.

  • Proseguendo il giro, alla prima biforcazione andate a sinistra mantenendovi sempre sulla strada sterrata principale. Il leggero dislivello non impedisce di godere della spettacolare vista che si apre verso il Monte Sneznik/Nevoso.
  • Incrocio importante: a sinistra verso Ostrozno Brdo, a destra è la direzione giusta. Una cappella votiva ed uno dei tanti allevamenti di api sono da riferimento. Noi abbiamo trovato anche l’apicoltore al lavoro.

  • Sempre in salita si arriva ad uno slargo con diramazioni. Mantenere la sinistra e lo sterrato principale. Dopo circa 300 metri in discesa, sulla destra un cartello indica la direzione che, per infido sentierino, porta nei pressi della Partizanska bolnica Zalesje. E’ la ricostruzione di un ospedale partigiano della seconda guerra mondiale dove, sotto la direzione di un medico russo, furono curate in clandestinità centinaia di persone.

  • Dopo la visita si ritorna sullo sterrato punto di arrivo “dell’infido sentierino”. Lo si segue fino ad incrociare lo sterrato parallelo superiore precedentemente lasciato. Non addentratevi alla ricerca di avventure nel bosco, lo abbiamo fatto noi in puro stile MIB seguendo una traccia evidente. La mancanza di machete e/o motosega ci ha fatto desistere dal tentativo.

  • Seguite in discesa una serie di tornanti fino ad arrivare nei pressi di un incrocio, a sinistra la direzione da seguire. Non prima di essersi immortalati sul ponte di legno che attraversa il fiumiciattolo.

  • E non prima di proseguire per 1 km scarso alla scoperta della fantastica valletta prativa che si insinua in un luogo incantato alle pendici del Borst.

  • Tornati al punto di prima si sale leggermente paralleli al torrente, verso la fine dello sterrato la pendenza accentua un po’. Giunti su asfalto, pochi metri a destra, poi subito a sinistra di nuovo bitume-free nella valle del Postrev. Sono sette km di pace e relax: praticamente una ciclabile incastonata tra le alture, lungo ruscello, tra balle di fieno, aree prative, aree picnic.

  • Praticamente alla fine di questa strada, che nel frattempo è diventata asfaltata, arriviamo al paradiso della trota. Abbiamo percorso 25 km, circa metà giro. Se come noi non vi siete fatti prendere dall’ansia da prestazione vuol dire che è l’ora di pranzo, la sosta alla “Okrepčevalnica in ribogojnica domačija bubec Feliks Peternelj” è obbligatoria. Vi consigliamo il menù della casa: trota affumicata, trota alla griglia, birra alla trota, caffè turco alla trota, grappa di trota essicata. Alla ripartenza troterete che sarà un piacere.

  • Niente paura però se vi siete ingozzati, la possibilità di una veloce digestione è assicurata. Potete anche fare una partita a bocce su campo regolamentare, la nostra sfida è finita senza adrenalina con un salomonico pareggio dove i valori si sono sostanzialmente livellati (forse…).

  • Dopo due ore potete ripartire nella direzione opposta da quella di arrivo. Dopo 1 km curva a gomito a sinistra, subito dopo sempre a destra a cercare il reka Reka per acccompagnarlo nel suo scorrere. Fino al mulino Novak.

  • E’ il punto di cambio versante, cambio direzione, cambio scenario. Bisogna prima però attraversare il fiume. Ciò può avvenire nei seguenti modi:

1. a piedi lungo la passerella.

2. a piedi lungo il fiume.

3. pedalando lungo il fiume.

4. pedalando lungo la passerella.

  • Si risale sulla strada statale principale, ci si immette in direzione sinistra. Si salta l’uscita per Podstenje, si imbocca quella successiva. Per asfalto in salita si raggiunge prima la località di Merece e poi, con pendenza sempre più alta, l’abitato di Podtabor. In mezzo le fantastiche cascatelle Podstenjsek che permettono anche al viandante più accaldato di rinfrescarsi le idee.

  • Arrivati sbuffando a Podtabor, una panchina in cemento vi avvisa che qualche metro prima dovevate girare a sinistra in una sterrata che entra nel bosco. Se vedete un cartello con orologio siete nella direzione giusta. Inizia ora una costante salita che effettua un lungo attraversamento sottocosta e… sotto galleria.

  • Agli incroci proseguite sempre sulla strada principale che ad un certo punto si livella, poi comincia a scendere fino alla rampetta finale verso Silentabor. Arrivati in cima merita una piccola deviazione verso la chiesa sv. Martina, che dà una prima indicazione dello spettacolare panorama che si godrà dalla punta del promontorio poco più avanti.
  • Per arrivarci fate riferimento all’immancabile antenna e all’indicazione dell’orso.

  • Trovata la catena che delimita l’accesso alle macchine, superatela, andate oltre l’antenna, proseguite fino al bordo dello spettacolare belvedere. Un tempo dimora di un castello di difesa contro i turchi, volgendo lo sguardo a 360° se ne capisce facilmente il motivo.

  • Due possibilità di discesa dal fiero Silentabor.

  1. Più facile e consigliata: tornare indietro fino alla catena e prendere a sinistra la comoda sterrata che porta a valle.
  2. Difficile, sconsigliata, da noi effettuata: traccia erbosa che parte ripida dalla punta, curva a gomito a sinistra, balze rocciose esposte, breve ed intensa.
  • Si prosegue ora verso una direttrice alla quale bisogna fare attenzione, la discesa veloce è portatrice di divertimento ma anche di possibilità di errori.

  • Al primo bivio tenete la sinistra, a destra lo sterrato vi porta verso Pivka. Proseguendo c’è un’altra deviazione a destra, su stradina vietata con tanto di cartello, evitatela. Arriverete quindi in discesa ad un incrocio triangolare. Se non conoscete bene i posti il consiglio è di non seguire la nostra traccia in questo punto ma di scendere a sinistra per evidente sterrata fino Narin. Da qui per asfalto fino a Smihel per riagganciare il giro.

  • Noi invece, presi dall’entusiasmo e dalla velocità, siamo giunti presso un passaggio a livello abbandonato. Attraversatolo, il successivo sentiero era bloccato da una rete che abbiamo seguito fino a valle su traccia erbosa, sassosa, chiusa da rovi, non segnalata. Alla fine Velika Pristava e quindi Smihel vengono raggiunte.

  • Oramai siamo in piena fase di ritorno, da Smihel si arriva sulla strada principale. Destra e poi subito sinistra lungo una strada non asfaltata ma frequentata anche da macchine. E’ un pedalare piacevole e rilassato, recinti in legno delimitano spazi ampi con animali e fattorie. Si arriva ad un incrocio che dà la scelta tra Nova Susica e Stara Susica: proseguire fino all’abitato della seconda.
  • A fine paese si prosegue in costante salita nel bosco. Raggiunta una trasversale si continua a destra sempre seguendo lo sterrato principale. Arrivati quindi allo scollinamento praticamente è fatta. Stando sempre attenti a qualche mezzo a quattro ruote che potrebbe salire dalla parte opposta, potete cimentarvi in una veloce e ghiaiosa sfida di velocità verso valle. Nel nostro caso, al contrario delle bocce, l’adrenalina l’ha fatta da padrone: a parte la scontata prima posizione con relativo KOM, la bagarre che si è scatenata nelle retrovie per la medaglia d’argento è stata senza esclusione di colpi, definendo il valore dei partecipanti ai classici livelli di riferimento.
  • A fine discesa conclusione della storia, a destra la gostilna e le macchine vi aspettano. Piaciuto il giro?

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