In salita e in discesa, in bici e non solo...

Realtà o finzione?
Finalmente arriva l’estate, ma il sole torrido non frena i MIB, questo fine settimana la meta è fissata: Rabotnica!
Nessuno vuole mancare. Da Trieste ai sangiovannini Bussola, Medioman e Vanessa si aggregano i doliniani Diesel e Icefoot, il colognano Cinci, il domiense Zar e la prosecchina Roberta. Ma la fama dei MIB valica i limiti provinciali con il fiumicellino Spargel e i cornensi Ucio e Vaivai, ma da più lontano arriva il fiorentino Gianni…
Pronti? Via!
Il percorso previsto viene pedissequamente seguito, con un Icefoot irremovibile che non stacca lo sguardo dal suo navigatore GPS e taccia qualsiasi voglia di divagazione degli altri pedalatori, pena reclusione ai lavori forzati in cava…
…che però tutti accettano con il sorriso sulle labbra!
L’abbandono del nostro menestrello lascia tutti smarriti ed incerti sulla via da intraprendere, chi vorrebbe salire sul Lanaro, chi sul Tabor, chi sul Nanos, ma per fortuna Diesel è convinto: “vi porto io che conosco un sentierino liscio liscio, flow flow, dove lasciar scorrere i nostri destrieri!”.
Ma dopo il trionfale arrivo a Pliskovica anche il nuovo condottiero lascia il gruppo per muliebri motivazioni, confidando in un mazzo di riparatrice lavanda.
A questo punto il Cinci prende per mano gli smarriti biker, conducendoli con un tocco di colore, che riesce a dare un tono (su tono) anche uno sfinito Gianni.
Ma si sa che una massa in movimento ricerca sempre il minimo potenziale d’energia, pur aumentando l’entropia del sistema. Ecco perchè raggiunto Mali Dol tocca a Medioman imporsi al grido di “Rabotnica abbiamo detto, Rabotnica sarà!” per convincere un Cinci sfiduciato a pedalare fino all’impegnativa salita della Rabotnica dove neanche in foto si riesce a stare dritti…
Per fortuna una Vanessa, carica di energia, raddrizza il gruppo letteralmente trainandolo fino a Kobjeglava dove Gianni grazie alla sua conoscenza della lingua locale trova la gostilna adatta a noi. Finalmente a tavola, un pasto veloce e frugale, giusto per riprendersi. E che sia alcool free.
La prosecchina Roberta finalmente può tirare il trenino di ciclisti con una serie inequivocabile di bicchierini di pura acqua di fonte.
Dopo la discussione sull’età della locandiera di Filipcje Brdo, non resta che lasciarci guidare da un sicuro Bussola verso l’agriturismo e capire se gli 80 pronosticati dal muscolare Spargel siano reali.
A questo punto nessuno vuole tirarsi indietro e Ucio e Vaivai portano gli stupiti biker per sentieri mai solcati che li fanno uscire dalla selva direttamente a Sesana, dove lo Zar vuole anche lui la sua parte e conduce il gruppo nei meandri dei boschi tra Orlek e Opicina, dove ci accoglie il tram addobbato a festa!
La vita in bici coi MIB è leggera! Ma chi leggerà capirà la differenza tra realtà e finzione?