DomEnduro

11 novembre 2018

E’ variegato il serpentone di 11 bipedi colorati che dalla zona di Domio si sposta in fila quasi indiana verso la Slovenia e precisamente puntando il confine di Plavje.
Nonostante il numero, il gruppone non è diretto ad un campo di calcio ma verso l’antenna di Tinjan dove è in programma la prima discesa enduro di giornata.
L’ascesa verso il culmine è per 2/3 asfaltata, il resto sterrata. Come al solito un uomo solo al comando, d’altronde si sa… Cinci è forte in salita.
Dagli zaini escono fuori gli orpelli che indosseranno gli habitué del ramo: gomitiere, ginocchiere, culattiere, paraschiena, maschere da sci, caschi integrali…
Anche Jury ha qualcosa di integrale, dal suo zaino fa capolino un pacco di biscotti formato famiglia bi-uso: protezione dorsale in discesa, merenda in salita.
I MIB tradizionali invece restano “naked”, per poter affrontare passaggi tecnici senza inutili costrizioni che potrebbero limitare la loro consueta agilità.

Bussola è in brodo di giuggiole, su Trailforks la linea che faremo è tracciata come pista blu, quindi roba sua. Peccato che la variante iniziale, Magdalena o jump line, è una pista nera, ma lui non lo sa…

Siamo a fianco del cimitero, tutto un programma. Pronti, partenza, via!!
Linee verticali, saltini, tornantini, contropendenze che goduriosamente ma con massima concentrazione fanno scivolare gli spericolati a valle, ognuno con il proprio ritmo e velocità. Il terreno è ideale, leggermente umido ma non fangoso, dove le ruote artigliano e ripartono con morbida intensità.

In linea generale ci si divide in tre gruppi omogenei:

  1. Giovani Rampanti: Manigo, Manuel, Andrea, Manuel, che sprezzanti del pericolo scendono a rotta di collo, tracciano la via, spariscono all’orizzonte…
  2. Master Uomini: Medioman, Roberto, Icefoot, Jury che sprezzanti del pericolo si sentono giovani dentro, superano agevolmente tutte le insidie tecniche, godono dei cambi di direzione, dei saltini, delle canalette…
  3. Donne Eleganti: Daniela, Bussola, Cinci che sprezzanti del pericolo… trallalero trallalà… un funghetto qua e là… trallalero trallalà… quant’è bello passeggiar…

Arrivati a valle siamo tutti sani ed integri, i giovani felici come bambini, i meno giovani felici come i giovani.
Ora però le strade si dividono, il rigoroso regolamento MIB vieta categoricamente che alla domenica si possa fare due volte la stessa traccia, è obbligatorio effettuare giro circolare. Manigo e Jury si sbattono delle regole e si uniscono agli altri tre enduristi per un altro giro di giostra, la loro posizione è ora sub-judice.
Al suono della sirena una locomotiva e 5 vagoni si rimettono in moto, ciuff ciuff… Oriente express, arriviamo!

Ospo, Crnj Kal, all’imbocco della seconda traccia enduro qualcuno cerca improbabili vie di fuga.

Apparentemente snobbata dagli enduristi, questa discesa si rivela invece un tracciato estremamente divertente, flow, con alcuni passaggi tecnici che però non raggiungono il grado di difficoltà di Tinjan. Secondo tutti infatti questa linea è più facile di quella fatta un’oretta prima, solamente uno la pensa in maniera opposta, ma come sappiamo… Cinci è forte in salita.

Il test della casetta in effetti non è facile da superare ma chi sarà abile avrà di che leccarsi i baffi nei successivi attraversamenti delle dune, spettacolare passaggio che in breve tempo porta alla fine del secondo enduro odierno.

Dalla zona di Loka si scende verso la valle del Rizana, incastonati in splendidi scenari si punta alle attrattive del luogo. Giro circolare volevamo, giro circolare abbiamo! Il regolamento non si discute, si applica.

Cassata la deviazione verso Hrastovljie, espletate le funzioni spuntino, Icefoot propone un accordo sul raccordo. I compagni non possono esimersi dall’accettare con entusiasmo di affrontare la simpatica ciclabile che, con un taglio trasversale, unisce la zona del labirinto di Rizana al paese omonimo, evitando così l’inutile asfalto.
E’ un bellissimo onda su onda, tono su tono, che prosciuga watt e consuma suole. Da rifare al più presto anche in versione reverse.

Il tempo scorre come il fiume, il programma di tornare sul Tjnian via Pizzaballa viene smontato con le scuse più assurde: motori inceppati, corsi di vela, caffè con il babbo, cani feroci… non resta che puntare verso la Terribile.
Non prima di aver salutato un Bussola in versione semiNar ed aver fatto escursione al biotopo dei laghetti delle Noghere.

Senza troppo fango sulle ruote raggiungiamo Krizpot, il campanile di Prebenico è il traguardo, un Cinci altamente suggestionabile parte guardingo. La salita in effetti è impegnativa, Medioman accusa un po’ di stanchezza, Icefoot, Roberto e Daniela procedono affiancati con lo scalatore sempre a vista. Il quale, giunti a destinazione, rimarca con sufficienza che pensava a maggiore difficoltà, che per di là salirebbe anche la sua ex fidanzata in triciclo…

Questa intensa giornata sta volgendo al termine, il sole è basso, ma abbiamo ancora due punti in agenda. Sperare che l’agriturismo Bellavista sia aperto e concludere il tutto con il Pivo Trail.

Risolto con soddisfazione il primo problema, è ora di abbassare le selle e di andare nella proprietà di Medioman per l’ultimo enduro odierno.

I Master Uomini seguono il capocasa che parte a capofitto, potrebbe viaggiare anche bendato, ma che comunque non si sbarazza tanto facilmente di un tenace Roberto e di un pugnace Icefoot.
Tra le Donne Eleganti, Daniela resta l’unica ad onorare il nome del suo gruppo, con curve precise e passaggi filanti.
Ok, Bussola non c’è più, ma Cinci? …Cinci… è forte in salita…



Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto

2 commenti

  1. Ciao muli, abito da poco a Dolina (siete passati davanti a casa mia) se fate giretti come questi mi piacerebbe provare ad unirmi a voi. Vi lascio il mio n. tre due otto 2118*** (numero nascosto…)

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