In salita e in discesa, in bici e non solo...

Pedivelle & Pignoni n°8
Invece che al centro commerciale…
… potreste portare bambini e famiglia a fare questa bella camminata.
Dopo il giro di sabato con il Prof sono tornato lunedì ad esplorare con famiglia ed amici la zona attorno al monte Straza partendo da Brestovica pri Povir.
Parcheggiate i vostri mezzi nello spiazzo fermata bus con apposita pensilina. In salita a piedi scorgerete le prime case.
Quella a sinistra sull’incrocio, dove un cane vi saluterà abbaiando, è sede di un museo etnologico gestito dai proprietari della casa che ci hanno proposto di visitarlo.
I miei amici preferivano un museo enologico ma questo è un altro discorso…
Museo etnologico ”Grgurjevi”: Il museo si trova a Brestovica pri Povirju, un piccolo villaggio carsico di 15 case. Jože e Danica Stojkovič hanno allestito un’esposizione di oltre 476 oggetti utilizzati nei secoli passati dai loro antenati. Saranno lieti di raccontarvi come vivevano in passato gli abitanti del Carso.
Quindi lasciate la casa sulla sinistra, procedete a destra sull’incrocio (dovrebbe esserci una croce in pietra) e proseguite in piano lungo lo sterrato per 800 metri circa.
Siete ad un incrocio, Bussola andrebbe a destra o diritto, voi invece svoltate a sinistra. Dopo 200 metri un cartello in legno vi indica la direzione per il laghetto Globocaj.
Lo raggiungete subito e dopo aver fatto il bagno tra i girini ritornate sui vostri passi per tornare sullo sterrato principale e proseguire in leggera salita.
Altri 300 metri circa svoltate a sinistra. Camminate in salita evitando deviazioni in questo bel boschetto di cedui cadui pungiformi, dopo 700 metri avete un’opzione.
Sulla sinistra si apre un enorme prato delimitato da muretti a secco con in bella vista al suo interno un enorme albero della specie ombrus ombreggiantu di chiare origini sarde.
Organizzate una gara con i bambini al seguito a chi arriva per primo all’albero, io l’ho fatto e naturalmente ho vinto alla grande!
Ad ore 13 rispetto l’albero vedete un muretto a secco che andrete a scavalcare per ritrovarvi così di nuovo su un sentiero. Se odiate i prati credo siate nel posto sbagliato quindi, all’ imbocco dello stesso, invece di attraversarlo, proseguite lungo la sterrata fino a che arrivate ad un bivio con cartelli. Scendete a sinistra direzione Petnjak, dopo pochi metri vi ricongiungete con il vostro ghost che ha tagliato il prato.
Dopo circa 500 metri in discesa siete ad un bivio. Se vi siete portati dietro la cugina cittadina rompiscatole che è venuta a camminare con i mocassini potete rispedirla alla macchina oppure al museo facendola scendere in discesa a sinistra. Voi invece proseguite in salita a destra, dopo 300 metri circa sulla vostra destra, ben coperto fino all’ultimo dalla vegetazione , vi si apre questo scenario.
La visita alla cavità sottostante merita soprattutto, condita da adeguate storie mirabolanti, per spaventare i vostri figlioli… Portate le lampadine, non le bici!
Organizzate una gara a chi torna per primo in superficie, stavolta io non ho vinto…
Siete di nuovo sullo sterrato, se siete già stanchi potete scendere da dove siete venuti e quindi far ritorno al paese.
Noi invece abbiamo proseguito in salita per altri 500 metri, sempre sullo sterrato principale, fino ad arrivare ad un incrocio con una pietra con indicazioni.
Come all’inizio di questa camminata, qualcuno vi farebbe andare diritti o a destra, voi invece andate a sinistra. Sono circa 1300 metri di leggera discesa dove potete esercitarvi, tra una ciacola e l’altra, al calcio alla pigna, reale o che di vostra cugina si tratti…
Siamo ad un bivio, catapultatevi giù a sinistra, sempre seguendo lo sterrato principale. Stiamo uscendo dal bosco, lo sguardo spazia in tutte le direzioni, si vedono le montagne innevate a nord. Dal bivio precedente, attraverso 3 simil-tornanti, dopo 800 metri arriviamo sullo sterrato principale che collega Brestovica a Storije. Se seguite la traccia del giro “Attenti a quei due” fino a qui non vi siete persi. Con il Prof in bici abbiamo proseguito a destra verso Storjie, il giro a piedi invece si conclude verso sinistra, sempre sullo sterrato principale che con circa mezz’ora di cammino vi riporta in paese spuntando all’incrocio della casa museo.
Questa camminata, tra frizzi e lazzi, è durata meno di 3 ore, non impegnativa, varia e divertente. Con noi c’erano 5 bambini/ragazzi di rispettivamente 6/8/11/14/46 anni che non si sono mai lamentati!
Ovviamente la giornata è finita a Filipcje Brdo dove ho scoperto questa cosa che non conoscevo. Sulla parete ho visto un albero genealogico che parte dal 1800 con i cognomi Filipcic. La signora mi ha spiegato che anche lei è una Filipcic, discendente di quella dinastia che ha come capostipite un greco, forse si chiamava Filippide, che 400 anni prima ha messo le radici in quel luogo. Una volta tutti in paese si chiamavano Filipcic, Filipcje Brdo… la collina dei Filippi!
PS: lo so che non siete tipi da centro commerciale…
E finalmente una copertina anche al più meritevole autore di resoconti MIB. Non me ne vogliano gli altri ma ” come Lui nessuno” 😊