In salita e in discesa, in bici e non solo...

Da Ulisse a Penelope
30 aprile 2016
Stupore!
E’ questo il primo sentimento che il membro MIB prova quando si presenta all’appuntamento del sabato mattina al quadrivio di Opicina.
E’ risaputo che Medioman faccia le cose in grande, ma che più di una trentina di bikers si presenti al nostro ritrovo grazie alla nuova pagina “uscite” sul sito nessuno lo avrebbe immaginato.
Pia illusione, il nostro ego si sgonfia quando scopriamo che trattasi del gruppo Ulisse che gli annunci li fa addirittura sul Piccolo…
Il Prof prova a convincerli ad aggregarsi a noi, ma quando viene riconosciuto come il fautore di giri alternativi viene lasciato al suo destino e a quello di Cinci, Icefoot, Medioman e Specy.
La traccia che il Prof ci propone è un vagare nel mare carsico, passa per la foiba di Opicina, ci porta alla ricerca degli archi di pietra e alla dolina delle messe nere verso Fernetti.

Non troveremo nessuna delle due ma il percorso a cerchio risulta essere molto filante e divertente, senza nemmeno la necessità di scendere dalla bici.
Si prosegue sotto le pendici del monte Orsario, non veniamo catturati dalle sirene della cima, quello che andremo a visitare soddisferà pienamente la nostra voglia di avventura. Il giro cave risulta essere avvincente dal punto di vista tecnico e paesaggistico ma saranno soprattutto le ambientazioni da spaghetti western ad esaltare le nostre ambizioni di novelli cowboys.
Strane scimmiette popolano questo posto sperduto…
La prima cava suscita interesse più che altro per la vasca attigua dove la tentazione di liberarsi del capogita diventa reale.
Icefoot preso dal rimorso cerca di recuperare l’amico inghiottito dalle melmose acque…
Dopo l’increscioso scherzetto una piccola deviazione ci fa arrivare alla seconda cava, veramente imponente, ma soprattutto ispiratrice di fervida fantasia.
E’ un luogo che richiama tempi andati e ispira i MIB a sfide all’O.K. Corral.
Eccoli riuniti prima delle ardite prove.
Medioman sprezzante del pericolo supera ostacoli con leggiadra naturalezza.
Il Prof sfida le leggi di gravità.
Icefoot cerca di librarsi in volo.
Arriviamo a Zolla, Medioman prende il comando e ci guida verso tratti più o meno conosciuti. La splendida giornata ed il cielo terso ci permette di vedere Maverick che ci saluta dal Nanos.
Continuiamo divertendoci lungo il sentiero 3 fino a che non troviamo la tanta agognata deviazione per Dutovlje che nella memoria di Medioman e Cinci dovrebbe essere alquanto divertente.
E così sarà!
Il Prof distrutto da cotanta salita decide di fermarsi e deviare verso il Lanaro, Specy improvvidamente lo segue…
Comincia così la seconda parte della gita con il single track che a bomba ci fa scendere di quota, impegnativo ma filante, dove il Cinci dimostrerà i suoi ampi progressi e terrà testa ai due compagni di discesa.
Sullo sterratone di Maria Teresa ritroviamo il gruppo Ulisse, numeroso e variopinto, a velocità sostanzialmente differente puntiamo verso Pliskovica, sosta allo stagno prima di raggiungerla.
Ora è Icefoot che prende in mano la barra del timone.
Attraversiamo Krajna Vas, raggiungiamo Skopo e, prima di Brje, Cinci si sincera sulla puntualità delle ferrovie slovene.
Non ci resta che infilarci nel bosco verso Tomaj, la stanchezza si fa sentire ma la rotta è quella giusta. Un breve ma “filante” singletrack da Sveti Anton a Filipcje Brdo chiude la trama… Itaca arriviamo!! Due Penelope ci stanno aspettando…
Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto