In salita e in discesa, in bici e non solo...

Oggi Sciopero. Tutti in bici!
20 aprile 2016
Un provvidenziale pomeriggio di sciopero dei metalmeccanici innesca nei MIB un irrefrenabile bisogno di spendere al meglio qualche ora in una giornata baciata dal sole di primavera.
E’ così che il Diesel già alle 11 sarà in sella per percorrere le migliori tracce enduro della zona, Fabius, non metalmeccanico ma solidale con la causa, benedirà con la BDC le migliori zone limitrofe del Carso; al Cinci e al Patoco vengono assegnate le terre più a sud, verso la Croazia, con la precisa missione di circumnavigare le creste della Ciceria, da lungo tempo terra di caccia dei MIB e da poco tempo deturpate da una incomprensibile striscia di filo spinato.
La fuga dalla città è la parte più dura, ma raggiunto l’altopiano da Socerb l’arrivo al confine è immediato. Già a Podgorje, col Tajano che ci saluta dal suo metro più in alto dell’Auremiano, si percepisce un clima tipo vacanza: sole, strade deserte, esplosione di colori primaverili. Sarà questa la “colonna sonora” del resto del giro, almeno sino al rientro in Italia.
Le guardie di confine su esplicita richiesta ci informano che le acque del villaggio Breast, che si trova sulla nostra strada, sono le migliori di tutta la zona; ripartiamo ansiosi di dissetarci alla mammella di Bre(a)st. Gli scatti di un Cinci, determinato alla meta, terrorizzano Patoco sulle ripide rampe!
Si aprono paesaggi incantevoli proprio come preannunciato dal Prof, con il Cinci che si esibisce in una serie dei suoi migliori scattini.
Assaggiamo l’acqua in un paesino prima di Bre(a)st per poter fare un adeguato confronto. Cinci socializza col guardiano del paese, il suo amore per i cani non conosce confini.
Finalmente siamo a Bre(a)st, dove la fontana risale al lontano 1876, l’acqua per fortuna no. La fama è del tutto meritata, peccato non avere dietro un bidone da 50 litri. Facciamo il pieno con le nostre borracce, dopo esserci abbondantemente dissetati.
Si riparte a tutta velocità, divorando l’asfalto e sfidando le auto anche in curva… le auto… ne avremo viste tre in 50 km.
Ad ogni modo, godendo dell’immenso paesaggio, arriviamo al posto di confine, dove ci fermiamo a contemplare perplessi la striscia di filo spinato: nessuna particolare difficoltà per un uomo a superarla, ma chissà quanti animali avranno avuto il piacere a trovarsela davanti in piena notte. Anche le bici protestano.
Ultima curiosità di giornata: un ponte sulla ferrovia slovena sfida la grandiosità dell’istmo di Corinto, a voi la decisione su quale sia l’opera più sontuosa.
Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto











Che bei posti bravi muli
Pur non essendo al Cinci per cento non si è risparmiato per prodursi nei suoi migliori scattini, il tutto mentre io ero impegnato a fare alcuni dei miei migliori scatti 😉
Bravo Patoco, complimenti per gli scatti di qualità!!! La prossima volta verrò senz’altro con la Bdc.
Grazie Jaro, diremo al Cinci di moderare gli scattini.