Markinkele – Cornetto di Confine

La montagna di settembre stuzzica l’appetito. Un superNAR è quello che ci vuole.

Qualcuno cerca di dissuaderci: “Trieste/San Candido in giornata?!?! Ma sono 3 ore e mezza!”. Se una volta c’era Uno che moltiplicava pane e pesci noi abbiamo quello che dimezza tempi e chilometri…

Ci vuole quindi ben altro per scoraggiarci. Il trio della penna a sfera supportato dal duo furgonato non indietreggia: che Markinkele sia!

A Padola la campana batte le otto e trenta.

A Padola batte anche il sole. A San Candido batteremo i denti. Nebbia e cinque gradi. Cinque gradi per cinque chilometri, fino a Dobbiaco. Da dove inizierà la magia che pedalata dopo pedalata si trasformerà in estasi.

La Valle San Silvestro sale gradatamente regalando un approccio ideale alla lunga ascesa.

Perlomeno fino alla omonima malga, spartitraffico per un cambio di versante.

E ci ritroviamo inevitabilmente a salire…

…a salire…

…e ancora a salire.

Ogni tanto una pausa, con lo sguardo sempre fisso in avanti.

Anche perchè dietro…meglio non guardare.

Altra fermata al presidio delle Tre Cime.

Che ci permette di inquadrare il Cornetto di Confine e il suo rifugio.

E dopo la curva, spiana.

Omaggio al “Cisto pensante”.

Il Markinkele è conquistato!

Spingersi in alto costa fatica, ma cotanta bellezza la rende impercettibile (Cinci docet).

Dopo l’obbligata sosta in rifugio è l’ora di immergersi nel Kinkele trail, ammaliati e solitari in questo splendido Far West.

Zero ruote, due bipedi, vari quadrupedi.

Specchiarsi per vedersi vivi, per svegliarsi dall’estasi.

Tracce sassose ma calpestabili, tornanti tecnici ma fattibili, scorci che rimarranno indelebili.

Nei pressi della Steinbergalm la strada si colora di verde, tonalità dominante d’ora in avanti.

Greetings from the Dolomites

I MIB studiano, discutono, controllano, decidono: se c’è un sentiero impervio è lì che bisogna andare!

Che giro sarebbe senza del sano sburtanbike?

Anche stavolta la scelta è azzeccata, qualcuno ha prenotato un posto in prima fila.

Ma tranquilli, c’è spazio per tutti. Lo spettacolo è in corso.

Il Wildbach trail continua con passaggi mozzafiato, fino al raggiungimento dell’Hunerspiel – Cima Specola.

Dalla cima erbosa seguiamo la traccia evidente, molto ripida, molto facile. Un ampio sterrato ci riporta all’inizio della Valle San Silvestro, dove stamattina tutto era iniziato.

Ci inventiamo rientri alternativi verso Dobbiaco, la complicità di una socievole valligiana ci agevola il compito. Apri cancello, chiudi cancello.

Sta venendo sera, le ombre si allungano. Non è mai stato più chiaro di così che questo giro spettacolare resterà per sempre impresso nella nostra memoria.


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