Basta andare

Domenica di maggio o di novembre?
ciò che conta è uscir di casa, levar le tende.

Ci si conta nel piazzale del parcheggio
saremo in sei, MIB pedalanti, pronti al cazzeggio.

Che poi, cazzeggio, mica tanto
di salite, anche toste, ci farem vanto.

Per San Lorenzo, la erta erta affronteremo
sullo Stena, la vista aperta, ce la godremo.

Da Mario, la rana fritta, col cappuccino
gusti tedeschi, per un ciclista sopraffino.

Ma prima, sassi smossi ed umidicci
le ruote troppo gonfie fan capricci.

Dove andiamo? Che facciamo? E’ la domanda,
la risposta, giocoforza, è nella gamba.

Ce ne son dodici, belle forti ed allenate,
le mete sono varie e disparate.

Ma oggi, a far la traccia son le lancette,
verso il Cocusso, per l’area verde, come saette.

Sapevamo che prima o poi l’avremmo presa
la minacciata pioggia, ci scorterà in discesa.

Non prima di aver fatto, il pieno di benzina
col rum corretto tè, si arriva molto prima.

La magia della discesa, sembra un videogioco
a stamparsi contro un albero, basta davvero poco.

E invece a stamparsi, son candidi sorrisi
di gaia contentezza, su i bagnati visi.

E’ l’ora dei saluti, in tre virano a destra
il resto della truppa, nella umida foresta.

L’uscita estemporanea, ha eliminato ogni tossina
come bere un buon vinello, nel segreto di una cantina.


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