In salita e in discesa, in bici e non solo...
Ceconi, vuol dire qualità
22-23 maggio 2020
I castelli “sono tan-ti, milio-ni di milio-ni….“.
Ma prima di oggi, chi conosceva il conte Ceconi?
Formatosi a Trieste, dove giungeva analfabeta a 18 anni, ha saputo costruire un impero, realizzando opere ferroviarie e stradali per mezza Austria-Ungheria.
Il Comune di Vito d’Asio, e non solo, gli è grato.
Percorro la Val D’arzino con la bocca aperta dallo stupore.
Sono pervaso da una incontenibile curiosità.
Bellezza della natura e fantasia eclettica si mischiano quando giungo a Pielungo.
Il castello Ceconi (rinnovato e vuoto) è a mia completa disposizione.
Giungo in questo luogo da mete ormai familiari…
Qualche ora prima, dopo un saluto a Bottecchia, puntavo alla brioche di Flagogna, sotto il controllo di una stormo di avvoltoi.
Rimpiango non sia estate, per gustare le migliori aringhe del Friuli.
Ad Avasinis, col giro PEDEMONTANA, avevo scelto il bivio a sinistra, facendo un nodo al fazzoletto per la svolta a destra. Dopo oltre un anno, ho mantenuto la promessa.
La strada scorre nella valle, quasi senza salita. Essere in Provincia di Pordenone mi riempie di energie.
A San Francesco rischio di investire un capriolo. In un sol giorno, ne vedrò due, come due saranno le volpi.
Il gran premio della montagna si conclude con una breve deviazione a Sella Chianzutan. Aspiravo ad un premio culinario, ma l’ho preso nel….In periodo Coronavirus, il turismo non tira granché…
Peccato, perché il Motorcycle Museum di Pozzis è qualcosa da non perdere…per conoscere il padrone, basta un giro su google.
Prima di scollinare nella Valle di Preone, risalgo in fuoristrada per le cascate verso la sorgente dell’Arzino.
Il tempo scorre lento, come la mia fame. Grilli e ramarri son felici in questo paradiso in terra, già colonizzato 200 milioni di anni fa dai più antichi pterosauri noti.
A Preone, mi innamoro del paese. Da bravo papà, ho già deciso dove la mia famiglia trascorrerà le vacanze 2020.
Potevo non godere di oltre 4 minuti di vere campane presso l’Antico Cimitero della Pieve di Castoia a Socchieve?
Chiudete gli occhi, e rilassatevi…
La serata prosegue con lauta cena liofilizzata nell’area picnic della Capanna del pescatore di Priuso, sulla sponda del Tagliamento.
Il silenzio assordante del mattino mi accompagna durante la salita al Monte Rest, testimone di una battaglia persa contro un tafano.
Neanche in Nicaragua le valli sono così selvaggie. Curva dopo curva, sfondo a Tramonti di sopra. Un panino di formaggio e salame furlan sono un must, presso l’alimentari del paese. Due chiacchere e due sorrisi, e le pizzicagnole mi informano sulla recente cronaca locale. Il bello (e il brutto) di conoscere tutti…
Facendo due calcoli a Pitagora, capisco che manca poco per Meduno. L’ingresso alla città è trionfale…
Merito di Luigi Del Bianco, il testimone di Meduno nel mondo.
Lasciando la montagna, l’anello prevede il ritorno a Gemona infilando tutte le salite toste della pedemontana.
Sputo salame salendo al castello di Toppo, bruciando ingenti energie.
Faccio cultura presso l’ossario militare germanico sopra il ponte di Pinzano, dove la guardia e la pulizia sono demandate a capre formaggere.
Sotto il sito storico e militare, il Tagliamento mostra le sue bellezze.
Dall’altro capo del ponte, la storia è medioevale.
Salendo sul colle di Ragogna, questa volta sputo l’anima.
Mi appare l’immagine del migrante friulano, che mi esorta a non fermarmi.
Sotto di me, il mondo scorre…
Proseguo, sempre più curvo, verso un altra salita, giungendo in cima al monte di Buia.
Le osterie chiuse causa COVID-19 sono una tragedia. La fame mi corrode dentro. Chiudo il mio giro drogato di caffeina…assaporando due giorni meravigliosi.
Appendice
Ho portato con me un nuovo microfono, il modello ETM-001 della Edutige. Le sue dimensioni sono incredibili, se paragonate a quelle dell’ottimo registratore Tascam DR-05.
Ricordi sonori, da ascoltare in cuffia…
Primo giorno – andata
Secondo giorno – ritorno