In salita e in discesa, in bici e non solo...

Come sbagliare un giro
29-30-31 luglio 2019
Pensavo di saperla lunga, ma ci ho rimesso la faccia.
Dopo aver cercato invano di coinvolgere i MIB in una uscita di tre giorni in Croazia (troppo impegnativa per le singole gestioni famigliari), ho pensato bene di rovinare le vacanze a mia moglie.
Complice la settimana di campeggio scout dei figli, ho imposto alla dolce metà 50 km di insulse strade forestali in salita nel Gorski Kotar.
Primo giorno tragico, se non fosse per il curioso inizio da Fužine…
…l’incantevole piana di Lič…
… le simpatiche mosche cavalline…
…le fresche impronte di orso…
…la ventina di cacatine pelose che ci hanno accompagnato lungo la via…
…e la talpa morta di spavento (presumibilmente per l’orso che ci precede).
Il silenzio tombale della fatica è stato quindi accompagnato da scampanellate e canzoni anti-plantigrado ad ogni curva.
L’obiettivo di raggiungere il più alto villaggio della Croazia è stato raggiunto…ma a piedi, con dei tronchi al posto delle gambe.
A Begovo Razdolje il gulash di orso è stato spazzolato con doppia birra Karlovačko.
Sono riuscito a rovinare anche la seconda giornata, con 30 km di noioso trasferimento in bici (sempre scampanellando) e, a piedi, percorrendo “la via più impegnativa sul territorio croato” (fonte Alan Čaplar, “Escursionismo in Croazia”, 2009, Odòs Libreria Editrice), senza capire che le meraviglie naturali delle Samarske e delle Bijele Stijene sono PRIMA e DOPO il sentiero circolare da 5 ore e 600 m di dislivello da noi fatto.
Per il ritorno, un dolce e lungo sentiero ci conduce nella piana Malić Poljana, ove 26 stele di pietra ricordano la morte per assideramento di 26 partigiani nel 1944.
Due notti a Begovo Rasdolje, dove anche i residenti si chiedono perché mai ci devono venire i turisti, sono il nuovo record per la pensione Planinski Raj.
Siccome non c’è due senza tre, per il ritorno abbiamo deciso di sabotare il destino, evitando 68 km previsti di strade forestali senza panorama, facendoci guidare da Google per la via asfaltata più rapida.
Stessa saggia decisione in automobile, per fiondarci in una spiaggia sul mare quarnerino.
Cari amici MIB, questa volta siete stati fortunati…
PS
Giro sfigato, ma pieno di spunti. Architettura e tradizioni del Gorski Kotar meritano ulteriori approfondimenti turistici. I residenti sono particolarmente socievoli (anche se una minima conoscenza di croato aiuta) e Mrkopalj è una cittadina sorprendente.
PS2
Dove non c’è il buio, c’è la luce. Avendo percorso a piedi l’unico sentiero inutile, tutti gli altri dovrebbero essere spettacolari. Bijele e Samarske Stijene, a presto!
(TO BE CONTINUED)
Primo giorno
Secondo giorno31
Terzo giorno