Il piano diabolico di Spargel

9 dicembre 2018

Icefoot organizza un giro domenicale a tema natalizio: percorso ben chiaro in mente, soste brevi e programmate, pranzo al sacco, al massimo un dolcetto sul Cocusso. 

Alla chiamata rispondono: l’esuberante Roberto, l’inossidabile Daniela, l’immancabile Cinci, l’organizzato Jury, il pitagorico Tito, il novizio Aleksij, ma soprattutto… il diabolico Spargel!

Alla spicciolata il raduno delle 9.30 al Sincrotrone prende forma.
Dopo 5 minuti e 38 secondi dalla partenza Jury, giunto al punto di aggregazione comodamente in taxi, propone sosta caffè a Basovizza. Nemmeno Spargel cede ad una proposta così allettante…

Raggiunta Lipica visita turistica alle attrattive principali: la dolina della Madonna di Lourdes, il campo da golf, il casinò, le scuderie, le mandrie affamate.

Allo sbocco del collegamento per Lokev, Spargel propone sosta dolcetto in paese. Nemmeno Juri cede ad una proposta così allettante…

Presso Vilenica si gioca a carte scoperte.

  • Tito ci mostra la sua nuova invenzione: gomme montate al contrario, vinile 45 giri incastrato nei raggi posteriori, effetto scratch assicurato per grippate artigliose su terreni infidi!
  • Jury ci illustra come organizzare uno zaino perfetto: dopo i biscotti airbag ci stupisce con un altro colpo ad effetto… il praticissimo banana box!
  • Roberto ci illumina su come sgravarsi di peso inutile: i tappi delle valvole sono pesanti ed antiestetici… vanno subitaneamente eliminati!

Cinci comincia ad intuire le intenzioni di Icefoot, la salita spaccagambe verso lo Stari Tabor si palesa al gruppo.
Daniela gongola e ci va a nozze. Spargel invece, autoproclamatosi “ciclista cisto”, medita tremenda vendetta e pianifica il suo piano perfetto.

A grandi linee: sabotare la bici di qualcuno, non la propria, sarebbe autolesionistico. Accelerare così la conclusione del giro per andare a mangiare il prima possibile avendo pedalato il meno possibile.
La scelta della vittima non sarà casuale, ma studiata e geniale.

Il piano di Spargel (parte prima):

  • distrarre Roberto
  • sabotare la ruota libera della sua bici
  • pungolarlo sottolineando l’agilità di Daniela nel salire l’erta impossibile
  • invitarlo a fare altrettanto usando la sua proverbiale potenza

La prima parte del piano riesce alla perfezione: un rumore assordante di tazzine rotte sancisce la morte temporanea di una Cannondale.

Che fare? Roberto non vuole gravare sul gruppo e invita gli altri a proseguire con il programma di giornata. Ma non si può lasciare uno straniero appiedato in terra straniera! Così dopo aver raggiunto a piedi il picco dello Stari Tabor, ammirato paesaggio e presepe, Icefoot conduce la truppa verso Lokev per il cambio di programma.
Un leggerissimo sospetto di finta casualità degli eventi comincia ad insinuarsi nella sua mente…

Il piano di Spargel (parte seconda):

  • suggerire a Roberto di tornare al parcheggio con Daniela
  • spronare Jury e Tito, loro malgrado CAR, ad accompagnarlo ed aiutarlo con spinte vigorose
  • incalzare Icefoot a trovare un locale vicino dove andare a mangiare
  • incentivare gli amici di Corno a raggiungerci con il furgone

Anche la seconda parte fila liscia come l’olio. Un taglio di 15 minuti porta i 4 bikers rimasti ad attraversare sentieri carsici conosciuti per sbucare a Dane. L’osteria Na Planinci e la sua accogliente veranda sembrano aspettare solo il nostro arrivo.

Il piano di Spargel (parte terza):

  • mandare le coordinate della gostilna a Roberto, Daniela e Furgone.
  • ordinare nell’ordine: birre, pane, prosciutto cotto con senape e cren, minestra di zucca, tagliatelle con tartufo, tagliatelle con funghi e zafferano, pljeskavica con patate arrosto, patate in tecia, chifeletti, fagioli messicani, tiramisù alla nutella, gibanica, caffè.
  • attendere i motorizzati, finire il pranzo assieme
  • preparare la fuga

La terza parte presenta però una complicazione. Il navigatore degli amici friulani si inceppa, i nostri prendono fischi per fiaschi, Dane pri Divaca viene scambiato con Dane pri Sezana!
Spargel sbianca in volto, si alza barcollante dal tavolo, si rifugia in bagno per riflettere e forse per vomitare.
Nel frattempo l’ego di Cinci raggiunge il picco più alto quando alcuni astanti competitivi si complimentano per il colore acceso della sua bicicletta. Ridiscende di dislivello quando due esperti biker lo insultano per i suoi freni modello cantilever.
Aleksij, nel mentre, comincia a pensare che la emme di MIB più che per muli stia per mone…
Roberto e Daniela sono arrivati.

Il piano di Spargel (parte quarta e ultima):

  • simulare crampi addominali (forse non serve simulare)
  • ricevere finta telefonata che annuncia invasione di cavallette a Fossalon
  • proporsi come navigatore umano per foresti
  • fingere sincero dolore con i bikers rimasti per non poter proseguire insieme il divertentissimo giro

Fattostà che ogni tassello si incastra a dovere, l’acuta pianificazione di ogni dettaglio trova sublimazione nel sorriso a 46 denti, più splendido del nuovo pignone del Cinci, che l’astuto manipolatore sfoggia dal finestrino del furgone in derisione ai 3 superstiti appesantiti dueruotisti…

Ciononostante il gruppo ACI non si scoraggia, non chiama il carro attrezzi, anzi rilancia… “andemo sul Cocusso?”


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