In salita e in discesa, in bici e non solo...

Auf und ab am Weissensee
9 settembre 2017
Due giorni MIB, il meteo sentenzia: sabato bici, domenica ping pong! Tutti in Austria!!
Alla partenza dal parcheggio sulla punta orientale del Weissensee l’evoluzione fisico/tecnologica assembla svariate categorie di pedalatori: i muscolosi Patoco, Prof e Roberto; i muscolari Bussola, Icefoot e Medioman; l’intramuscolare Cinci; l’elettrica Daniela.
La mula friulana presenta il suo nuovo gioiellino, rimaniamo stupiti non solo dall’ovvia efficacia tecnologica ma anche dalla sua notevole estetica. Solo Medioman osa una velata critica sugli accessori: “manca il gancio traino!”
La direzione di marcia in principio è opposta al lago, per traccia segnalata si va ad aggirare il monte che lo sovrasta. I veicoli motorizzati hanno la loro corsia preferenziale.
In Austria infatti, per pedalare sui sentieri rispettando le regole, ci sono due alternative: seguire la strada segnalata per mtb oppure seguire la strada segnalata per mtb. C’è quindi poco spazio per la fantasia e per la ricerca di sentierini accattivanti; oggi comunque è un falso problema, attraversiamo posti mai esplorati dai MIB, godiamo quindi della bellezza dei paesaggi.
Per dir la verità solo Bussola era già passato di qui… appunto, un falso problema.
E’ un pedalare piacevole che permette di chiacchierare e assaporare ciò che ci circonda, in un “attimo” in fatti arriviamo presso la fattoria Bodenalm.
Da qui la discesa diretta su sterrata ci fa perdere quota fino in riva al lago al quale arriviamo senza tentare tagli di percorso.
Circa il 70% di dueruote che abbiamo finora incrociato sono elettriche. Daniela saluta alzando le dita della mano sinistra…
Il cartello di divieto davanti alla forestale che dobbiamo prendere è integrato dalla scritta “radfahren ausgenommen”, possiamo continuare! Una costante ma non impegnativa serie di tornanti ci porta nuovamente in alto dove puntiamo verso la Nagglalm, è l’ora di pranzo e gli stomaci cominciano a reclamare. Nel frattempo il meteo continua ad essere nostro alleato.
Il rifugio è parecchio affollato, la musica dal vivo allieta gli astanti, pochi istanti per capire che non ci fermeremo qui. Si sgranocchia qualcosa recuperato dagli zaini e si riparte verso il tratto tecnico della giornata. Dall’arrivo della seggiovia infatti parte il singletrail attrezzato ed autorizzato che dopo 3 km riporta al lago nel paese di Techendorf. Medioman s’illumina, si barda, si lancia!
La comitiva lo segue in un percorso filante, tecnico ma non impossibile, ognuno con le proprie possibilità e capacità di guida. Icefoot sognante azzarda: “Se avessi avuto le protezioni…” Roberto triestineggiante stronca: “Te saria stado cisto uguale!”
Scartata l’ipotesi di una risalita meccanizzata per una seconda divertente discesa il gruppo si interroga sul da farsi: giro lungo o giro corto? Giro medio!
Si punta verso la fattoria Tschabitscher pedalando lungolago verso ovest. La scelta risulterà azzeccata per location e cibation.
Alla ripartenza la visione di un sentierino proibito destinato solo ai laufer accende il dibatitto sul da farsi. E’ troppo invitante per non rischiare, il tamburino sardo chiama a raccolta un manipolo di eroi e piega la strenua resistenza dei seguaci di Franz Joseph. Il divertimento è totale, la riconquista di Techendorf avviene senza spargimenti di sangue.
Purtroppo Patoco ha problemi di orario, saluta il gruppo e solitario affronta l’ignoto verso il punto di partenza.
Chi resta invece ha ancora l’obiettivo della Alm Hinterm brunn ma l’imponderabile è dietro l’angolo: la traccia principale è interrotta per frana e la fortuna vuole che anche stavolta un buon km di strong sburtanbike non manchi al nostro giro. La deviazione infatti è bella tosta, a qualcuno potrebbe venire mal di testa…
…e qualcun’altro dover tornare indietro a piedi.
Per raggiungere il rifugio dall’intersezione bisogna ancora salire qualche km, ancora dislivello. Non tutti hanno voglia, nubi minacciose all’orizzonte, un po di stanchezza… bici verso est, ritorno e chiusura del cerchio.
Però… quando ci ricapita… quasi c’eravamo… una valle incantevole… una birra fresca… dietrofront!!
Le sirene hanno ragione di Bussola, Cinci ed Icefoot che non si pentiranno di esser caduti in tentazione. Il rifugio è caldo, accogliente, arredato con cura nei minimi particolari.
Nel frattempo il quartetto in fuga è prossimo all’arrivo. La gioia del Prof desideroso di immergersi nelle acque illuminate dal sole è evidente.
Alla fine però la tanto annunciata pioggia fa la sua comparsa, ma oramai non importa più a nessuno.
Male che vada, piove sul bagnato…
Max elevation: 1375 m
Total climbing: 1625 m
Total time: 06:41:22
Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto