Yes! We Bike 2017 Gemona

3-4 giugno 2017

Sui trail di Gemona del Friuli, l’evento del 2017 è il ritorno di una gara del circuito Triveneto Enduro MTB; sabato 2 prologhi e domenica 4 prove speciali.

Come potrebbe un MIB aspirante endurista, associato ASD MagliaNera, sottrarsi a una gara quasi “di casa”?
Dopo aver trascorso il ponte con famiglia in terra asburgica ed aver ivi abbandonato le “sante donne”, alla domenica mattina ore 7:30 trasferimento verso Gemona.

Alla partenza dalla Piazza del Ferro un po’ di agitazione, mista al “timore” per le PS che verranno, ma con la consapevolezza di esserci per puro divertimento.
Attaccata la tabella oraria sull’orizzontale, ore 9:57:00 lo speaker chiama il mio nome e si parte.

Si inizia subito con il trasferimento verso la partenza della PS1, prima su strada asfaltata, lungo 5 km e 20 tornanti, con pendenza costante e mai proibitiva ma con un caldo afoso e poi su per gli ultimi 750 metri lungo una rampa in cemento che non è proprio il caso di provare a percorrerla in bici… arrivo in 50 minuti, senza sforzare, ho ancora 10 minuti per prepararmi alla partenza.
Alzo le ginocchiere, infilo i paragomiti, aggancio la mentoniera, via gli occhiali e su la maschera, mentre si chiacchera amabilmente con tutti gli altri enduristi. In bocca al lupo a tutti!

10:57:00 sale l’adrenalina, mancano 30 secondi, già so che mi aspettano 9-10 minuti di discesa impegnativa con molti tratti ghiaiosi, a cui non sono proprio avvezzo, ma l’ho già fatta e non ho paura per particolari passaggi insidiosi…

5… 4… 3… 2 …1 …VIA! Bene, si inizia.
Scendo tranquillo, ma sempre all’80%, il motto è sempre “In-sani in partenza, sani all’arrivo”. Oggi il terreno mi sembra buono, ha piovuto la notte prima e la ghiaia sembra più stabile (ma solo nella parte alta). Ecco il primo endurista che mi chiede strada, freno appena il sentiero si allarga e lo faccio passare. Il tempo passa, bisogna continuare a lavorare con attenzione… arrivano altri 1, 2, 3, 4 biker che mi superano e mi ringraziano appena mi faccio da parte… adesso sono proprio alla fine, un po’ di spettatori mi incitano, pochi metri, ecco, esco dal bosco e la PS è finita.
Beh, 11m 04s circa, troppi, sono agli ultimi posti e pensavo di poter fare meglio, sono stanco ma integro. E’ una PS che non ti lascia mai rifiatare, ho un po’ di rammarico per alcuni passaggi che potevo far meglio, ma via così, una è andata.

Adesso tocca il trasferimento verso sella Sant’Agnese, una lunga forestale in parte battuta, ma non sempre scorrevole, per poi prendere il sentiero che sale il Cumieli. Anche qui sburtan-bike d’obbligo, chiaccherando con chi incontro lungo il tragitto. Ancora afoso, ma in cima c’è un bel venticello che asciuga il sudore e rende piacevole l’attesa della partenza, che sarà tra 7 minuti. Sono tranquillo perchè finora i trasferimenti mi hanno lasciato un po’ di respiro prima della partenza.

11:57:30 parte la PS2.
Il terreno qui è diverso, sassi fissi e smossi, ma meno ghiaia e più terra in tutto il tratto iniziale, so che è un tracciato che mi piace ed il terreno mi si addice. Molto bene la prima metà percorso, mi sorpassano solo 2 biker che partivano dopo di me. Ma via via la stanchezza si fa un po’ sentire, sbaglio un ingresso in curva e mi si chiude l’anteriore, sono a terra ma senza problemi mi rialzo e riparto. Ho perso 20-30 secondi, mi passa un terzo endurista, ma per un buon tratto riesco a seguirlo a distanza. Ma sbaglio di nuovo, alleggerisco l’anteriore su un tratto veloce e ghiaioso, mi trovo a sedermi quasi sul pneumatico posteriore, ma per fortuna mi salvo da una caduta fantozziana… Verso la fine sorpasso un biker che mi precedeva, ha forato e mi chiede se ho una camera d’aria… “Siii, ci vediamo all’arrivooo”.

Dai! Ancora poco… eccolo lì… Fatta! Il tempo finale è di 7m 54s, sicuramente anche qui potevo fare meglio…

Aspetto lo sfortunato “collega”, gli lascio pompa, cacciagomme e camera d’aria mentre inizio il lungo trasferimento che mi dovrà riportare in Piazza del Ferro per il controllo orario e la successiva ripartenza entro le 12:57. Sono 6,5 km di quasi continuo saliscendi lungo un sentiero a volte troppo smosso per essere pedalabile dopo 2 prove speciali. All’inizio tutto bene, ma verso metà, dopo aver peraltro incontrato l’amica Mirta che fa assistenza, inizio a sentire stanchezza e fame. Mentre sono fermo per mangiare un fico secco e una barretta di cereali, mi raggiunge il biker che aveva forato, mi ritorna la pompa e si scusa perchè ha perso i cacciagomme. “Non c’è problema” gli rispondo, mentre ancora aspetto di riprendere le forze…

Si esce dallo sterrato, stop alla fontana per rifornimento d’acqua ed inizia la strada asfaltata che conduce fino alla piazza. Ma le gambe sono legnose, ho provato ad alzarmi due volte sui pedali e subito il quadricipite mi ha detto “ma dove vuoi andare?” con due fitte mooolto simil-crampo. Arrivo al controllo orario e non ho neanche il tempo di rifiatare che mi chiamano alla partenza… Sono quasi cotto, ma si ricomincia. Il trasferimento è uguale a quello della PS1, mi aspettano di nuovo 20 tornanti e 5 km di strada asfaltata.

Ho bisogno di energia, mi fermo prima di iniziare i tornanti e mangio ancora qualcosa, ma in corpo c’è poca birra (o forse ce n’era troppa durante la grigliata della sera prima…) e mi fa male la schiena, infatti lungo la salita faccio difficoltà a spingere decentemente sui pedali.

I minuti passano inesorabili, mentre i tornanti mi attendono inesorabili. Mi sorpassano in tanti e quando sono al quart’ultimo tornante mancano ormai solo 2 minuti alla mia partenza della PS3… non ce la farò mai…

Peccato, la PS3 è la discesa più divertente della giornata, ma è inutile soffrire ancora per arrivare sfinito, in ritardo, dovendo partire subito, cotto e rischiare lungo la discesa. Decido per il ritiro, mi fermo e lo comunico alla ragazza dell’organizzazione, proprio all’altezza dell’inizio del singletrack delle Panchine basse. Lei è di Torino ed il giorno prima, durante il prologo, è caduta stupidamente battendo il gomito ed è un po’ dolorante ma ha voglia di chiacchierare e così il tempo passa e passano tanti concorrenti che incitiamo assieme. Un saluto e un bocca al lupo per la sua botta, quindi rientro lesto verso la piazza, dove, mesto ma non troppo, posso scattare un po’ di foto, alla fine di una PS4 tra stradine e gradini, ai biker della mia squadra, sempre simpatici e cordiali, nonchè rifocillarmi prima con una goduriosa birra fresca, poi con una friul-pasta cotta a “velocità smodata”!

In-sani in partenza, sani all’arrivo.
Stanco eppure divertito, soprattutto certo che la prossima gara farò meglio…

E’ ora di recuperare le villeggianti!!!

PS: brava Eli!!!


Medioman
Medioman
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