In salita e in discesa, in bici e non solo...

MIB in Austria
6-8 novembre 2015
Dopo un weekend in ottobre, abortito per manifesta assenza di partecipanti e previsioni di meteo infausto, un nutrito gruppetto di MIB ha aderito alla proposta di fine settimana austriaco alla scoperta del Dreilandereck e dei dintorni di Bad Bleiberg.
6 novembre 2015
In avanscoperta partono già venerdì sera Cinci, Prof e Medioman, per saggiare le pietanze della Kulturwirt zum Mohren (Holder è chiuso…), discutere di angoli di sterzo, rake ed avancorsa. E dopo ampie libagioni, qualche sorso del “Vecchio amaro del capo” concilia il sonno, in attesa dell’arrivo dei rinforzi!
7 novembre 2015
Ed i rinforzi all’armata MIB arrivano di buona lena, ore 9:40 ritrovo all’attacco della seggiovia di Arnoldstein con Diesel e Maverick… ma posteggiata lì vicino c’è un’altra auto con un biker? “Urka! Un altro ciclista in questo spiazzo immenso…”
Diesel e Maverick lo hanno già impattato… sarà nuovo membro MIB? Mmh, conosciamoci… Presentazioni veloci, anche lui triestino (“ciò ma i xè proprio dapertuto”), biker, alpinista, esploratore, pilota…
…Bene, Aliante è dei nostri!!! Ed è subito feeling con il Prof, iniziano a parlare appena ci avviamo verso la salita che ci porterà fino in cima al Dreilandereck ed al monte Forno, per non smettere più fino all’indomani!
La salita ci impegnerà dai circa 700 m della partenza fino ai 1500 della cima, con una serie di tornanti e rampe più e meno impegnative, una sosta proprio lungo la pista di sci ed il dubbio sulle didascalie di alcuni cartelli austriaci (di cui scopriremo il significato solo il giorno dopo).
Alle 13 circa ammiriamo finalmente il panorama dall’arrivo della seggiovia, a Est si scorgono i laghi di Faaker e di Worther e le cime del Gerlitzen (e di tutti quei monti in lontananza…).
Lo sguardo verso Nord colpisce inevitabilmente il Dobratsch che si eleva di fronte a noi.
Verso Ovest la cima del monte Forno è la “Cima Coppi” della pedalata odierna, mentre volgendo lo sguardo a Sud ritroviamo i massicci sloveni del Mangart e del Triglav.
Ultimo “strappetto”, chi a spinta e chi pedalando finchè la cima del monte Forno è conquistata!
Qui si toccano tre nazioni, Austria, Italia e Slovenia, una volta con confini “invalicabili”, oggi liberamente Europa senza frontiere!
La vista è spettacolare e ripaga delle fatiche della salita.
Una lunga merenda viene seguita da sessioni fotografiche con modelli e modelle, anche alla ricerca di particolari angolazioni o scorci naturali. Intanto Aliante e Prof continuano a chiaccherare…
Ma “el sol magna le ore” ed è tempo di scendere. Evitiamo quindi la strada sterrata e su pungolo di Diesel e Medioman imbocchiamo il sentiero che “per direttissima” porta alla Madonna della Neve (che non invocheremo stavolta).
Impegnativo ma divertente (chiedete a Diesel e Medioman, ma anche al Prof), praticato anche da una coppia mista di downhill, che incontriamo mentre risalgono spingendo i loro forgiati destrieri.
Via, si scende adesso veloci lungo stradine forestali, costeggiando Cima Cavallin e Cima Ruter, giù fino alle postazioni militari vicino a Poscolle.
Da qui prima si risale leggermente per poi spararci una picchiata su una strada che dire scassata è riduttivo fino a sbucare nuovamente in Austria ai piedi del paesino di Thorl in Magler, dove inizia una bella e scorrevole ciclabile verso Arnoldstein.
Un fremito di spavento scuote alcuni cavalli al bordo del sentiero, improvvisamente destati dal rumore delle nostre bici… Un fremito di spavento scuote alcuni MIB al centro del sentiero, improvvisamente sovrastati da nitriti e scalpitii…
Da Arnoldstein riprendiamo quota verso il posteggio a Seltschach quando il sole è ormai tramontato, inizia a fare freschetto… Via presto le bici, si ritorna all’ovile con un MIB in più.
Giro doppio di birre e patatine nella magione di Medioman finchè le gentili donne del ristorante Kulturwirt zum Mohren ci fanno dimenticare la stanchezza con i loro piatti tipici carinziani.
Altro giro di “Vecchio amaro del capo”, rilassati davanti alla visione del film Unreal che parla di… toh… mountain bike!!!
“Buonanotte a tutti”.
8 novembre 2015
Giorno due.
Prof: “Ore 1.23. Mi sveglio col mal di pancia. La fettina di peperone crudo dell’accompagnamento al fritto misto non mi fa dormire. Come un ombra pesto la moquette fino al piano di sotto, per concedermi 10 minuti liberatori.
Solo la mattina dopo scopro che la casa era animata tutta la notte da figure in calzamaglia che scendevano, alle ore più disparate, nel buio totale, su comando della loro prostata”.
Al mattino, tra un caffè e l’altro, Diesel ci saluta per un rientro anticipato causa impegni familiari. Il sole sembra settembrino.
Noi salutiamo i leoni da guardia della villa imperiale e, in maglietta, scendiamo nella valle buia.
Solo un miracolo ci salva dal congelamento istantaneo… sciocchi cittadini! La vita in montagna merita rispetto!
Ma Medioman ha il controllo della situazione, deve menarci in giro per strade forestali fino alle 14.00, ora di inizio della MotoGP… almeno così ha ordinato il CINCI.
Chi più, chi meno, tutti soffrono i km del giorno prima.
Una panca baciata dal sole ci ospita per la meritata merenda e tra una foto e l’altra, nessuno si accorge dell’arrivo del padrone di casa.
E nella migliore tradizione MIB, veniamo investiti dal kazziatonen biblico sul divieto di bici su strada forestale.
Qualcuno balbetta, qualcuno cerca di reagire, qualcuno sta zitto. Il nostro rigido e severo controllore è un cacciatore italiano che ci illustra, con garbo, le regole del bosco e del rispetto delle norme. Non solo come cacciatore, ma come coadiutore delle guardie forestali carinziane, in quanto titolare di diritto di gestione (a pagamento) di buona parte della foresta.
La nostra buona fede (reale) poco può contro le severe norme… ma la parlantina a difesa, presto trasforma l’inaspettato incontro in un’amabile conversazione che divaga tra caccia, cultura, zoologia e follia italiana.
Dopo quasi un’ora, su indicazione dello stesso nostro castigatore, proseguiamo verso il cielo blu, fino alla fine del sentiero.
150 metri di dislivello ci separano dalla sottostante strada per il ritorno. Bisogna attraversare l’erba alta.
Nessuno vuole ora disubbidire alla rigida regola del divieto di fuoristrada e si decide di ritornare a casa il prima possibile.
Medioman riesce comunque a sorprenderci con una inaspettata sosta sullo smarino di scarto delle gallerie minerarie della zona.
Lo spirito austriaco ha creato, sul rifiuto (così considerato in Italia), un’area giochi e di sosta.
L’unico rammarico è dato dall’impossibilità di visitare il lungo cunicolo Cinci-dimensionato… con gran sollievo dei claustrofobici.
Il posto si riempie subito di escursionisti e l’essere con le bici ci riempie di “vergogna”… con gran fugone, ci spariamo a casa.
Valentino deve iniziare il suo show… finirà come finirà…
7 novembre 2015
8 novembre 2015
Giorno 1
Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto
Giorno 2
Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto
FINALMENTE E’ USCITO IL REPORT !!!!
Orpo….devo far un corso….ho sempre le ginocchia larghe !
Complimenti alla penna felice del reporter, un capolavoro di giornalismo degno del premio Pulitzer
Lavoro a due mani, prima giornata a me, seconda al Prof