In salita e in discesa, in bici e non solo...

Piattini “divergent”
10 ottobre 2010
Come ogni anno a metà ottobre la maggior parte dei triestini è impegnata nella Barcolana, scoprendosi meteorologi, esperti di venti, drizze, vele e tattica… già da alcuni giorni prima della regata!
Ma gli altri cosa fanno? Mah, alcuni MIB ingannano il tempo divagando sul Carso triestino!
Ritrovo sabato mattina, con una Bora tesa che solo i wind+kite-surfer riescono ad apprezzare; Bussola, Medioman, Patoco e Prof presenti al quadrivio di Opicina con l’idea di ripercorrere il “solito” giro dei piattini.
Il Prof propone discese nel bosco del Bovedo, ma l’idea di risalire lungo Strada del Friuli non entusiasma gli altri, sicchè si parte lungo la “docile” rampa sopra la Napoleonica, che dopo vari saliscendi ci porta sino al punto di mira sul monte Gurca, già visualizzabile dalla specola dell’ex-Osservatorio Astronomico di piazza Ortis, una volta utilizzato quale punto di mira indicante il nord per le osservazioni astronomiche.
Momento idoneo per un po’ di cultura generale e si riparte verso la vedetta Italia, dove il Golfo di Trieste appare in tutta la sua bellezza, di bianche creste adornato dalla scontrosa Bora .
Via via la strada scorre sotto le ruote, con momenti di puro divertimento, fino a Contovello, dove il Prof propone una variazione al percorso, con una urban-downhill che neanche in Sud America… prima di sbagliare strada finendo in una scalinata ad imbuto!
Ritrovata la retta via, imbocchiamo la “Liguria skalini DH” (Strava docet) che tra gradini logorati dal tempo e pastini ormai in degrado ci fa apprezzare le doti trialistiche del Prof che non molla i pedali e scende sempre in sella.
Ma il Prof quante ne sa?!?
Spuntiamo a Prosecco e iniziamo la scorribanda nel bosco San Primo alla scoperta di un nuovo sentiero che ci porta dritto dritto alla cresta ed ai “piattini”. Variazioni continue con veloci piccole discese e ripidi strappetti, dove la tecnica ciclistica conta spesso più della forza, nonostante due innocue cadute di Medioman e del Prof, portano al classico sorriso da bambini stampato sui nostri volti quando raggiungiamo la vedetta San Primo.
Purtroppo il tempo è tiranno, bisogna rientrare, ma non prima di un caffè a Borgo San Nazario (ma una volta non si usavano le radler???) e di una divagazione tra i sommacchi del Carso, tra Prosecco ed Opicina, dove al quadrivio ci salutiamo…
…ma anche no!!!
Solo Patoco rientra velocemente a casa, mentre Bussola tenta di caricare la bici sull’auto ma viene convinto con la forza (?) a seguire Medioman ed il Prof alla ricerca della perduta pista di DH a Conconello.
Proprio perduta, o almeno data per dispersa… rottami di un’Ape, alberi abbattuti, salti diroccati ed una traccia quasi impercettibile ci accolgono nel bosco tra Banne e Via del Sommacco, costringendoci ad un po’ di sano sburtan-bike discesistico…
Indiana Jones ci fa un baffo… l’esplorazione è sempre un gran divertimento!!!
Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto