In salita e in discesa, in bici e non solo...

Le sensazioni dei MIB alla LGF 2015
Archiviata la partecipazione alla Lanaro Gran Fondo 2015 del MIB team, andiamo a sentire le sensazioni dei protagonisti, in rigoroso ordine d’arrivo, ringraziando il Gruppo Vulkan per le foto.
Inizia il Cinci, che finalmente è riuscito a sbaragliare lo strapotere del Prof nelle passate edizioni e ad abbattere il muro delle due ore (1h 56m 27s). Cosa ti ricorderai di questa edizione della LGF?
- l’eccessiva competitività degli avversari sulla ciclabile che mi son “esplosi” in 3 davanti alle ruote in un groviglio preoccupante
- lo sconosciuto ciclista “grezzone” che affiancatomi dopo la prima discesa della gara e con linguaggio colorito con tanto di uso di bestemmia rafforzativa mi “suggeriva” di non stare tanto seduto nelle discese sterrate e di non confidare troppo nelle doti da Full della mia Epic da… “cross country”
- le due cadute sulla discesa di Trebiciano con la ruota anteriore infangata che non riusciva ad andar a toccare le rocce ricoperte di… fango!
- il rumore dei ciclisti che mi sfrecciavano alle spalle in quegli interminabili secondi sotto l’autostrada in cui cercavo di liberare la catena incastrata per una cambiata troppo azzardata
- il gusto con cui due simpatici spettatori ai piedi della salita del Lanaro hanno risposto a un mio saluto inaspettato
- la meritata birra in una splendida giornata “primaverile” in mezzo a un cresciuto circolo di amici realizzando di aver centrato tutti i propositi della LGF 2014.
Sentiamo adesso il Prof, secondo al traguardo (2h 00m 15s). Quali sono stati i tuoi momenti clou della tua LGF 2015?
- la rovinosa caduta per mancato controllo ruota anteriore, proprio mentre duellavo verbalmente con un ciclista sulle ridotte dimensioni del mio manubrio, sottodimensionato per una 29″
- un scioccante scivolamento nel fango del gel energetico all’apertura della busta….neanche sentito il profumo
- l’imbarazzante raccolta del gel energetico dal fango e pulitura dalle squame di pino sui pantaloni lycrati… gnam gnam che fame! … dimenticavo, qualche secondo prima ho urlato “MI SON ISTRIAN!”
- il vedere una sella sul sentiero tecnico verso l’abisso di Trebiciano, e non vedere la bici ed il ciclista…
- il venir superato dall’amico Alessandro sul rettilineo dell’oleodotto, ad oltre metà gara…in cima mi ha dato 20 minuti di distacco, su meno di 15 km
- l’aver visto un bambino di 7 anni fare la gara ed arrivare in fondo senza sudare.
Passiamo la parola a Gil, finalmente palesatosi di persona e toccato con mano da tutti i MIB per capire se fosse una persona reale, giunto terzo al traguardo (2h 1m 7s). Quali sensazioni ti rimarranno di questa LGF 2015?
- l’ansia notturna pre gara.
- l’ansia al nastro di partenza (dove eravate?)
- il fiatone (zona infarto!) alla prima salitona (con rovinosa caduta da fermo…
parapapaparapapaparapapa figurin de…) - lo scivolone della ruota anteriore su una pietra malefica nella discesa tecnica (Monte dei Pini?) senza danni materiali (tanta pauraaa!) e caduta spettacolare in sovrasterzo (di potenza… no no non in Basilicata) con relativa tradizionale foratura Trebicianese (?)
- i saluti del Prof (…nooo Gil anche sto anno!) mentre gonfiavo lo pneumatico posteriore con una superminipompa (35 €uri! ma vaffa…) della serie Playmobil
- una grande… grandina… rimonta fino al podio MIB dietro a due leggende del sodalizio
- ma soprattutto grazie MIBs per la fantastica giornata (finalmente ci siamo conosciuti)
Ed ecco il più giovane virgulto dei MIB, un Maverick in ottima quarta posizione (2h 7m 42s), di cui però non ci sono testimonianze nelle foto Vulkan all’arrivo (!!!). Quali elementi vuoi segnalarci?
- in zona agriturismo “el selvadigo”, tra i grandi prati poco pendenti e poco sconnessi, impunto su una pietra e cado… solo una bella grattata sullo stinco, ma purtroppo tante posizioni guadagnate in ciclabile a scapito della mia salute cardiaca sono andate perse.. complice anche una caduta di catena. Non avrò manico, avrò tendinite, avrò la bici un po’ troppo grande… fra un po’ ci penserà una 29″ ad aiutarmi!
- stremato dal forcing della gara, sulle rampe del Lanaro arrivo agonizzante, vado su al minimo sindacale spingendo a piedi nei tratti più sconnessi. Fortunatamente le posizioni sono già consolidate, e mi faccio tutta la salita in solitaria senza mettere in pericolo il mio bel 124o posto
- in cima al Lanaro provo un’enorme gioia quando mi dicono che ho raggiunto il gradino più basso dell’ambitissimo podio MIB, enorme come il dispiacere di scoprire che non era così, conquistando solo la medaglia di legno… peraltro pare che l’organizzazione non mi abbia neppure fotografato!
- lo devo proprio dire… last but not the least… grazie a tutto il popolo MIB per l’accoglienza riservatami… da quando mi sono unito al gruppo mi sono proprio divertito!
Quinto classificato (ma occhio alle prossime gare), un Duracell con poco allenamento ma in grande spolvero (2h 10m 7s). Ecco le sue sensazioni:
- primi crampi ai polpacci sulla scalata a piedi del 17
- essermi scoperto discesista pazzo visti i sorpassi sul 3
- aver superato anche se per pochi chilometri l’allenato Prof
- sentire i crampi, anche ai muscoli che non sapevo di avere, negli ultimi 10 chilometri
- aver conosciuto nuovi simpatici MIB
- ma soprattutto essermi risparmiato la richiesta di divorzio grazie al Prof e nonno che mi hanno fatto lavare la bici prima di tornare a casa!
Sesto classificato al traguardo (2h 13m 10s), un sempre ironico Icefoot. Quali i punti salienti della tua Lanaro Gran Fondo?
- autocontrollo: che non ho perso quando salendo da Bagnoli verso la partenza un treno su due ruote mi ha sorpassato fischiettando
- autorevolezza: che ho acquisito quando mi sono accorto che con il prepensionamento di Specy e Diesel ero il membro più saggio del gruppo MIB
- autoanalisi: che ho iniziato quando mi sono accorto che con il prepensionamento di Specy e Diesel ero il membro più vecchio del gruppo MIB
- autodisciplina: che mi sono imposto quando Bussola sulla ciclabile ha cominciato una serie di scattini e movimenti ad elastico cercando di provocarmi
- autostima: che ho guadagnato nella “discesa pericolosa” affrontata con agilità e baldanzosa sicurezza
- autocompiacimento: nel vedere che stavolta forature, problemi tecnici, cadute capitavano agli altri e non a me
- autoerotismo: perchè mentre mi compiacevo mi toccavo!
Di sottecchi arriva al traguardo anche un Bussola sotto mentite spoglie (Diesel+) in perfetta tenuta blubussola dopo una gara turisticardiopalmatica (2h 25m 7s). Ecco la sua LGF in progressione cronologica:
- il vino rosso della sera prima che mi torna su
- le gambe dure della corsa della mattina prima che mi buttano giù
- la speranza di forare per avere qualche scusa in più
- lo spirito di Diesel che si impossessa di me (santa pausa al ristoro, con tanto di ciacole con signorina)
- lo smart phone di ultimissima generazione che sale in vetta senza di me
- le crostatine alla nutella che volevo rubare e portarmi a casa…
- che ben che si sta sempre tra MIBs… grazie Diesel!!!
Ed ottavo arriva un nuovo “potenziale” MIB, Zanger, che il MIB team ha accolto a braccia aperte (2h 30 m 46s). Quali sono le tue impressioni sulla giornata?
- LGF in MTB con MIB… Praticamente un codice fiscale!
- LGF: prima gara, stupenda giornata, passaggi in bosco in solitaria, fango piuttosto e anzichenò, rampe e crostatine
- MTB: vento in faccia, fatica in salita (ancora di più a spingerla), goduria in discesa… ti porta dove ti piace andare
- MIB: gruppone, simpatia, arancione, birre, radler… Forti!
- PS: prendere nota che bisogna guardare sempre le frecce e non stare a testa bassa in un trenino di sciamannati stile Galaxy Express…! 😉
- Zanger, padawan MIB, alla scoperta del lato orange della MTB… i MIB!
Infine, ultimo ma non domo, arriva al traguardo Medioman (2h 46m 46s), atteso da tutti i MIB (e unico a mostrare la divisa sociale). Cosa rimarrà di questa gara?
- aver sfatato la maledizione che su quattro iscrizioni mi aveva bloccato ben tre volte (febbre, bronchite, schiena)
- esser partito a buona velocità fino a metà ciclabile tanto da stare davanti ad Icefoot, Bussola, Zanger
- aver continuato a bassa velocita l’altra metà ciclabile, tanto da perdere all’orizzonte Icefoot, Bussola, Zanger
- aver viaggiato ad elastico tra salite e discese con vari altri concorrenti, sorpassandoli in alcuni tratti più veloci ed essendo sorpassato quando la pendenza superava 1/1000!!!
- aver dissetato una dolce donzella che sulle prime rampe del Lanaro se n’è andata veloce verso la vetta senza lasciare numero di telefono
- aver peggiorato il mio tempo totale di gara pur avendo migliorato sulla maggior parte dei tratti di gara (???)
- proposta al Gruppo Vulkan: a quando una Lanaro Gran Fondo a percorso inverso?
Grazie a tutti i MIB della partecipazione a questa piccola intervista post gara e, citando Zanger, non si può che lasciarci con un:
Viva i MIB: il lato orange della MTB!!!
PS: la Kras Kros si avvicina…
Medioman, l’anno prossimo l’ultimo posto sara MIOOOOOOOOOO!!!!