In salita e in discesa, in bici e non solo...

Se anche tu…
19 novembre 2017
Se anche tu hai un amico che si è appena comperato la e-bike ma temi fortemente che:
- cominci ad andare su e giù per la ciclabile a tutta velocità mettendo a repentaglio la sicurezza dei poveri ciclisti muscolari;
- preso dall’entusiasmo, senza sapere come, si ritrovi in vetta all’Ostric, sconfini in Croazia e sconti la fine dei suoi giorni nel carcere di Rijeka;
- tolga il blocco di velocità e imbocchi la superstrada a Campo Marzio per raggiungere più velocemente la Parenzana……prendi a cuore la situazione e portalo a far un giro come si deve a Grahovo Brdo!
Ovviamente sei un esperto del Carso triestino e sloveno, shakera le tue conoscenze, stupiscilo raccontandogli avventure mirabolanti.
Nel freddo mattutino il nostro giro comincia con un classico Trebiciano, Orlek, Sezana. Sentiero della ferrovia, dopo Merce la visita al campetto di calcio nel bosco è un passaggio obbligato.
Giunti a Povir decido che il mio progetto Globocaj-Monte Straza allungherebbe troppo il brodo, viriamo verso Podbreze e vengo colpito dalla sindrome blu. Mentre saliamo nel rosso Carso sono affascinato da questa nuova traccia, ma che bel collegamento, anche segnalato, ma… nuova traccia???… Avanzando mi rendo conto che semplicemente non l’avevo mai fatta in questo verso oppure, più probabilmente, avanzando con l’età mi sto rincoglionendo!
Se anche tu hai un amico che ha fatto il servizio di leva nei pompieri sei decisamente nel posto giusto dove fare una foto.
Se invece era nell’esercito punta verso l’Hermada, se era nella marina fai dietrofront verso l’Area di Ricerca, se era un imboscato… bè, non hai che l’imbarazzo della scelta.
Poche Storje, andiamo avanti! Vogliamo essere in osmiza per mezzogiorno, voglio trovare il collegamento per Grahovo fatto in un mio giro solitario, non voglio perdere ciclocomputer di cinciana memoria. E questa volta l’imbocco giusto non mi sfugge e come ricordavo bene, i paesaggi e l’atmosfera che offre lo rende uno dei tratti più belli ed appaganti.
Anche E-pek sembra molto soddisfatto.
Fuori dallo sterrato si entra diretti in osmiza. Nel frattempo è uscito il sole che non sarà l’unico elemento a scaldare i nostri corpi.
Programma rispettato, un’ora di sosta, entrati con pancia ed osmiza vuota, usciti con pancia ed osmiza piena. Strucolo cotto e jagermeister fatto in casa al top! Ringraziamento dovuto al “bau” che ha fatto da guardia alle bici.
Si torna indietro, il sole benedetto allevia le fatiche della ripartenza, si attraversa Zirje, paese famoso oltre che per la sua mitologica cavallerizza anche per i suoi molteplici canestri da basket.
Se anche tu, grazie ai chilometri, al freddo, al vino, cominci ad essere un po’ stanchino e chiedi al tuo e-amico come sta e ti senti seraficamente rispondere: “Nema problema! Go ancora tre tacche!”…
…portalo a visitare l’Abisso dei Serpenti nei pressi di Divaca, con la scusa di una foto spettacolare potresti sbarazzartene facilmente.
Se invece decidi di risparmiarlo prosegui verso Lokev per gli sterrati che ben conosci.
Concludendo una piccola riflessione: l’e-bike sfruttata nella maniera giusta offre grandi possibilità, a chi la usa e a chi ci gira in compagnia, però, va bene tutto, ma questa cosa non si può proprio vedere…
ROBY!!!!! CAVA EL CAVALETO!!!!
PS: la traccia non è completa ma sono sicuro che saprete comunque come tornare indietro 😉
Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto
Un’altra avventura alternativa di Icefoot, cantore del Carso e faro per generazioni di ciclisti!
Il miglior compagno di viaggio che puoi trovare…
E-pek potrebbe essere un’ottimo acquisto…anche come sponsor!