In salita e in discesa, in bici e non solo...
Ricognizione Matadown 2016
24 luglio 2016
Dopo aver più volte tentato di convincere l’anima enduro dei MIB a provare il tracciato della Matadown, ovvero la lunga discesa della vetta del Matajur fino a valle, verso San Pietro al Natisone, finalmente ho sfruttato l’invito degli amici di ASD Maglia Nera che si ritrovavano per fare ricognizione del percorso 2016.
L’incontro è fissato a San Pietro al Natisone, tatticamente presso la pasticceria-gelateria. Pian piano arrivano tutti e si caricano macchine e furgoni per salire motorizzati fino ai 1320 m slm del rifugio Pelizzo. Il panorama è notevole…
Da qui, un po’ di sano sburtanbike, sotto un sole che inizia a scaldare come estate comanda, ci porta in circa 40 minuti fino ai 1641 della cima del Matajur.
Proprio mentre saliamo, iniziano ad arrivare (e a sorpassarci di corsa) i concorrenti della gara in salita Vertical Mile.
In vetta oltre a 18 MagliaNera e “simpatizzanti” ci sono anche altri biker, quindi per correttezza aspettiamo gli ultimi arrivi dei podisti, foto di gruppo e si parte…
La discesa lungo il sentiero CAI 749 è subito impegnativa, tra pietraie e profondi ed insidiosi solchi scavati nel terreno, c’è chi parte a bomba e chi più guardingo…
Subito dopo il Dom Na Matajure inizia un lungo tracciato (CAI 750) nell’erba alta, dove non mancano impegnativi gradoni calcarei, rocce affilate e fondo scassato. La scusa di alcune forature è buona per riprendere fiato nella zona delle malghe, all’incrocio che ci riporta al sentiero 749…
Da qui la discesa continua, con alternarsi di prati, zone boscose, pietraie, fino a incrociare la strada asfaltata al Passo di Glevizza, dove dopo 3,8 km il gruppo si ricompatta, prima di ripartire in un lunghissimo tracciato sottobosco di oltre 5 km, dove si alternano diverse difficoltà, con saliscendi, contropendenze, fondo roccioso o in terra… Un misto di attenzione e divertimento puro!
Incontriamo quindi una ghiaiosa forestale che ci porta fino a Mezzana, da dove parte un flow adrenalinico e divertente, con salti (per chi sa…) e paraboliche (anche per chi non sa…) che sbuca nel prato della chiesa di San Nicolò. Ancora poche centinaia di metri e si sbuca a Sorzento, dopo quasi 13 km di discesa, tutti con il famoso sorriso da bambini stampato sul proprio viso.
Proprio tutti , tutti? Ma si dai, una “esplosione” di gioia!
E prima di recuperare le macchine abbandonate lassù in alto, al posteggio del rifugio, è tempo di dissetarci e reintegrare i sali, con birre, radler e gelati in quantità equilibrata.
Che cosa dire… una discesa impegnativa ma divertente, stancante ma entusiasmante.
Ringrazio Max (anche per alcune foto), tutti gli atleti ed i simpatizzanti di ASD Maglia Nera, che mi hanno accolto come fossi uno di loro (anche se le loro velocità e capacità discesistiche sono almeno 2-3 volte superiori alle mie…).
Max elevation: 1619 m
Total climbing: 151 m
Total time: 01:58:57
Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto