Fluviale Friuli

E’ un giro testardo… da anni nel mio elenco Komoot.

Previsti 2 giorni alla scoperta della pianura pordenonese, attraversando i fiumi Lemene, Reghena, Sile, fiume Fiume, Livenza, Noncello, per puntare ai magredi dei torrenti Cellina e Meduna. Salendo e rientrando lungo il fiume Tagliamento.

Circa 200 chilometri pensati per la famiglia. Dopo rapido calcolo, opto per evitare lamenti di moglie e figlio. Il fido amico Davide, invece, si adatta a tutto.

Si parte dal mare…

…e si arriva al fiume, in quel di Latisana, grazie al trenotrasporto .

Dato di fatto 1: era piovuto, poteva piovere. Soluzione: Kway d’ordinanza.

Dato di fatto 2: dove c’è pioggia, c’è fango. Doccia d’ordinanza.

Abbandonati gli infiniti (e noiosi) argini del Tagliamento, infiliamo come perle i borghi di Morsano al Tagliamento, Cordovado, Sesto al Reghena e Chions.

Da triestini, ammettiamo meraviglia. Trovato il bello…

…lo storico…

…e lo strano.

Giunti a Pordenone, scopriamo con meraviglia la bellezza e il silenzio dei parchi pubblici lungo il fiume Noncello, che ci accompagnano fino a Cordenons. La nostra meta di giornata è l’Antica locanda, scelta proprio per il nome.

Coccolati e viziati a cena e a colazione, siamo pronti per la meta principale di questo giro: i magredi e i poligoni militari (che sono aree naturali protette).

L’avvicinamento richiede impegno, guadando le risorgive del Vinchiaruzzo

…e attraversando aree dal valore inestimabile.

Ma ecco che la banderuola MIB trova l’obiettivo. La direzione è trovata.

L’area è a libero accesso, ma di proprietà militare e poligono per esercitazioni aeree e terrestri.

Alcune trappole semi-invisibili vogliono sabotare il nostro divertimento, ma sono abilmente evitate.

L’alveo del Cellina è lunare.

In uno dei crateri, rischio sdoppiamenti di personalità per le infinite sorprese che questa terra regala.

Mi interrogo su questo tour, nato per caso dopo che amici mi hanno parlato dei magici Prati Stabili del Dandolo… e al Dandolo sono arrivato!

Nella frazione, la storia ci travolge e la magia si avvera, con la scoperta di una enclave istriana nel pieno nulla… Tempi duri, allora e oggi.

Caffè, ammazzacaffè e chiacchierata in dialetto. Solo dopo la via prosegue lungo il lungo ponte verso (o meglio, sopra) il fiume Meduna.

La pausa a Spilimbergo è veloce. Orde di turisti affamati invadono ogni trattoria, ristorante e bar. Non abbiamo scelta che proseguire, se vogliamo sopravvivere al digiuno. E sappiamo che la miglior aringa del Friuli si mangia nel paese di Pirona…

…subito raggiunto, non dopo aver rischiato la vita per questa foto del Tagliamento.

A pancia piena, visioni di paesi e frazioni si susseguono tra argini e campagna. Alcuni squarci sono rinascimentali…

…finché la voce del popolo ci riporta alla realtà.


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