Giro scazzone

L’uscita scanzonata in BDC è prevista “in aree umide”.

Ad Icefoot si sarebbe dovuta accendere una lampadina, quando nell’auto non c’era molto spazio per la sua bici.

E al Prof si sarebbe dovuto accendere una lampadina quando, dopo lunga strada senza uscita, ci si è imbattuti in cercatori di funghi.

In realtà, si è acceso tutto il resto

Non è stato facile trovare l’uscita da questa situazione, se non seguendo l’acqua che scorre…

Scorri di qua, scorri di là, tutte le acque convergono al mulino Braida….o meglio, il mulino del sorriso.

Sorriso non sempre infinito….nella bassa pianura friulana, il triestino è incerto, timoroso, confuso nell’esplorazione…

…e ne avrebbe il motivo, alcune volte.

Aquario dello Scazzone di Ariis

L’importante è pedalare….e pedalare….e pedalare.

La fortuna ci vede benissimo, e le bellezze si offrono spontaneamente…

E se la poesia irrompe come acqua in piena…

…è subito amore.

I biotopi

Ho scoperto i biotopi, descritti come “aree di limitata estensione, caratterizzate da emergenze naturalistiche di grande interesse, che corrono il rischio di distruzione e scomparsa“. In Regione ne sono stati istituiti 39 e possono essere spunto per numerose escursioni in bicicletta, collogandoli tra loro.

Il percorso ha interessato la Torbiera Selvote, le risorgive di Virco e Flambro, nonché parte delle risorgive dello Stella, tutte localizzate sotto la “strada napoleonica” tra Palmanova e Codroipo.

Le torbiere, essendo aree acquitrinose di difficile gestione, sono spesso manutentate con l’uso del fuoco da parte del Corpo forestale regionale… per inspiegabili motivi, ne siamo stati testimoni.


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