In salita e in discesa, in bici e non solo...

Ottobrata in Istria
La classica due giorni al mare di fine estate fa ancora una volta breccia nel cuore dei MIB.

La magione istriana del Prof ed Esperanta nei pressi di Kastelir è la base d’appoggio del weekend. Quattro piedi e una capanna.

E che bella capanna! Tre piani nella silenziosa campagna a due passi dal mare cristallino.
Tutta a disposizione della squadra.

E che bella squadra!

Che bagna le ruote nel Fiordo di Leme.

Che si accinge a conquistar castelli.

Che si impossessa delle antiche mura.

Che colora ed anima secolari manufatti.
Modernità ed antichità si intrecciano nel nostro cammino.

Nei pressi della Chiesa di San Sisto va in onda la prima sfida del weekend: a mani basse Manigo conquista il titolo di Re del cimitero.

Non sapendo che chi vince a San Sisto, a beach volley è abbinato con il cisto…
Il giro ad otto del primo giorno prevede la ricarica alla Gostilna Patricia.

In ripartenza si va a sovrastare il canal di Leme fino a raggiungere Orsera.
Sovrastare e dominare.

Oppure tamponare ed eliminare.
E’ quello che tenta di fare il diabolico Medioman scaraventando a terra l’incolpevole Icefoot.
Il tentativo di far fuori un pericoloso avversario per la imminente sfida sotto rete gli fa ottenere il risultato opposto a quello sperato. La punizione è esemplare.

E raggiunta Orsera diamo un senso al perchè ci piacciono tanto queste pedalate:
- bagno in acque cristalline con temperatura da piena estate.
- sfide a beach volley dal risultato scontato.

Il ritorno a Klostar avviene per via parallela ma diversa. La luce del tardo pomeriggio è ammaliante.


E’ domenica. Da settembre si passa ad ottobre. Da undici MIB si passa a dodici.
E il girovagare tra sentierini e sterrate per raggiungere le alture sopra il Quieto porta occasione di confrontarsi nelle più svariate specialità:
- lancio del giavellotto.

- lancio del peso.

- evacuazione del peso.

- jumping jack.

Si punta verso il mare, lo vediamo scendendo dall’alto, lo attraversiamo sul ponte mobile che porta a Cittanova. Giretto nel centro abitato e conquista del molo.

Il programma prevede di proseguire tutto lungo costa per raggiungere Parenzo. Più o meno faremo così. A cominciare dall’enorme campeggio Lanterna che attraversiamo godendo solo con gli occhi delle bellissime insenature.

A Cervar ci facciamo notare con gli scalini, notiamo anche tanti chiusi localini.

Continuiamo la ricerca di un “all in one”: ristorante, mare, campo da beach volley.
Anche l’isoletta di “Porto Busola” ci dà buca.

Ma la soluzione è dietro l’angolo, gli stomaci borbottanti trovano l’adeguata ricompensa nella spiaggia di Materada.

E con la sequenza ideale di pranzo, bagno, partita, prosegue senza intoppi il programma di giornata.

Dopo il tuffo di rito i 12 MIB si dividono in quattro:
- Cinci, Esperanta e Medioman prendono il sole chiacchierando.
- Spargel, Ucio e Vaivai prendono l’ombra arbitrando.
- Bussola, Manigo e Zar prendono pallonate da ogni angolo.
- Icefoot, Odermat e Prof prendono la vittoria nel sabbioso rettangolo.
I “duegiorni” e tutte le attività connesse cominciano a fare effetto.
Non c’è il minimo dubbio sul fatto di non proseguire fino al centro di Parenzo.
Medioman ordina a Komoot: “dacci un taglio!”. E’ ora di tornare indietro.

E Komoot, guardato a vista da Odermat, esegue. Per qualche pezzo oltre il taglio sarebbero servite le cesoie, ma nonostante la stanchezza, la traccia che ci porta fino a Torre è veramente divertente.
Le paraboliche stile bike park che si palesano all’improvviso ne sono il sublime apice.
L’imperdibile giro dell’uliveto è l’ultimo contatto delle nostre ruote con la terra istriana.
Gli ultimi chilometri per tornare a Kastelir sono asfalto, tutto sommato, alla fine, benedetto.
Anche questa ennesima bicivacanza va in archivio. Meteo stupendo e posti nuovi da ricordare.
E come sempre ci siamo divertiti, ci siamo sfottuti, abbiamo riso e siamo stati bene assieme.
E soprattutto un grande grazie a Prof ed Esperanta, per aver messo a disposizione la loro casa, con assoluta generosità ed incosciente sprezzo del pericolo.