Un’altalena di emozionanti scoperte

Venghino signore e signori! Venghino!

A mezz’ora da Trieste, nelle zone tra il polje di Planina e il lago intermittente di Cerknica, abbiamo realizzato un affascinante giro ciclistico ed escursionistico, storico e naturalistico, gastronomico e discesistico.

La nostra gita comincia dirigendoci verso le alture sopra Planina. Ecco cosa abbiamo visitato e affrontato in ordine di apparizione.

IL BUNKER

Una serie di trincee sotterranee costruite dai soldati italiani negli anni ’30 per rafforzare le linee di confine; affacciate su una enorme dolina di crollo larga 150 metri e profonda 100.

LA TORRE E LA GROTTA

A sud della piana di Planina, la torre di Ravbar è ciò che resta di un antico castello medievale.

La grotta sottostante è lunga sette chilometri, visitabile con prenotazione. La più estesa cavità acquatica della Slovenia.

IL CASTELLO E LA STALLA

Le rovine del castello Haasberg, uno dei più sontuosi della Slovenia, distrutto da un incendio nella seconda guerra mondiale.

La Grajska stala, inserita nell’idilliaco contesto della Terra degli Gnomi, rimanda ad immagini di vita antica.

I PRATI

Il collegamento da Planina verso Cerknica avviene attraversando verdi colline “irlandesi” ed immagini da cartolina.

IL MONTE E IL RIFUGIO

Salendo da Cerknica per una perfetta e non impegnativa strada forestale, si raggiunge il rifugio delle streghe e la sua relativa cima. Se solamente avessimo osato con le palacinke…

LA DISCESA

La Slivnica Enduro è una bellissima discesa tecnica che si sviluppa quasi tutta lungo un crinale boschivo. Radici e qualche balza la rendono piacevolissima da guidare in un sottobosco colorato d’autunno. https://www.trailforks.com/trails/slivnica-enduro/

IL LAGO

Il lago di Cerknica è uno dei laghi intermittenti più grandi d’Europa. Sicuramente, quando è pieno, il più esteso della Slovenia. Incastonato tra la catena dello Javornik, l’altopiano di Bloke e la Slivnica è un luogo affascinante in ogni stagione.

LA VALLE

La valle carsica di Rakov Skocjan era in origine una grande grotta scavata dal fiume Rak. I successivi crolli nel corso dei millenni l’hanno trasformata in uno spettacolo naturale a cielo aperto.

Questo itinerario dalle infinite sorprese ha reso estremamente soddisfatti i cicloturisti presenti, sia i novizi che i già navigati di questi luoghi.
Solo un piccolo neo ha lasciato un minimo rimpianto: perchè non abbiamo osato con le palacinke?
Tenetevi pronti, abbiamo un’ottima scusa per tornarci!

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Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto