In salita e in discesa, in bici e non solo...
Ad est dell’Istria
Nonostante le deviazioni enduristiche, stradistiche, ferratistiche, elettricistiche… la consolidata consuetudine della duegiorni MIB di fine estate sulle coste della Croazia rimane un inscalfibile ed irrinunciabile caposaldo.
Proprio grazie ad una delle evoluzioni del gruppo si fissa come epicentro l’est dell’Istria dove si staglia in tutta la sua bellezza il centro turistico di Rabac. Sede di un bike park con le caratteristiche ideali per far convergere le diverse anime del sodalizio:
- discese da enduro lunghe e panoramiche
- sentieri tecnici ad alto indice di “sassosità”
- risalite smeccanizzate o comunque “Leitner free”
- birre
- calamari
- beach volley
Greg, la “local legend” di Rabac, è designato a fare la guida del “secondo giorno”.
La costola giovane di Medioman, orfano de Lamolesta, farà da cicerone sui trail enduristici già più volte solcati.
Eolo, la “local legend” di Krnica, è designato a fare la guida del “primo giorno”.
Da poco nel cerchio MIB e subito ottimamente integrato, ci scorazzerà in un mix spettacolare di salite e discese tra alture e mare, baie e spiaggette, sentieri e anfratti sconosciuti.
Sabato 1 ottobre
Partiamo da qui:
- Krnica è in Croazia.
- Croazia è extra UE.
- C’è un confine.
- Ci vuole un documento.
- Ci vuole testa.
- Chi non ha testa torna indietro.
- Chi torna indietro fa aspettare gli altri.
- Chi fa aspettare gli altri paga da bere.
- Grazie della birra Bussola!
Per ingannare il tempo scatta la ricerca delle rarissime brioches istriane.
L’organizzazione è assolutamente perfetta, Eolo non ha lasciato nulla al caso. Ha provato e riprovato il tracciato affinchè non ci fossero sbavature. Oggi si avvale inoltre di due fidi scudieri che hanno la funzione di aprire e chiudere il gruppo, uno a trazione umana e uno a trazione inumana. Ed è una finezza non da poco visto che in questo weekend i partecipanti saranno quasi equamente divisi tra ciclisti e batteristi. Andrea e Cristian saranno una piacevolissima compagnia per tutta la giornata.
I padiglioni auricolari che andremo a formare nella traccia finale hanno lo scopo di farci toccare tre volte le fresche e limpide acque quarnerine.
Dal paesino di Puntera parte la prima picchiata che ci porterà all’insenatura del fiume Rasa.
Al beach bar Tramontana scatta l’ora della merenda e del primo cazzeggiamento. L’ora del primo bagnetto è solamente rimandata.
Il successivo pedalare a filo d’acqua è l’anticipo della salita più cazzuta dell’intero tour, per pendenza e fondo smosso. Oggi non ci sono velleità agonistiche, ci si gode compagnia e paesaggio in tutto relax.
Anche se, quando l’erta s’impenna, la vena si chiude e parte la volata per il traguardo volante.
Con uno scatto bruciante Icefoot sfila la vittoria da sotto il naso ad un esterrefatto Andrea.
Con estremo affanno e con più di cinque minuti di ritardo arriva il resto del gruppo.
Doppiata la prima volta Krnica continuiamo per circa dieci chilometri in un divertente falsopiano nel bosco, attratti da invitanti prelibatezze locali.
E con ritmo sempre alto e divertente tredici caproni sbarcano a Kavran. La chicca discesistica di giornata inizia qui: un trail scassato e ritmico che ci fionda verso la seconda serie di baiette, sede del primo tuffo per i coraggiosi amanti delle acque cristalline.
E come al solito:
i triestini fanno il bagno…
…i bisiachi si rinfrescano i piedini…
…i furlani guardano.
Eolo è massacrato dalle zanzare ed incita ad una veloce ripartenza, anche perchè siamo un po’ fuori tabella di marcia. Il passaggio verso Duga Uvala fa scorrere le ruote verso altre mete da sogno, per poi mirare nuovamente verso l’alto per il penultimo passaggio nei pressi di Krnica.
Bussola è debitore di un giro di birre ed insiste per saldare il conto. Come contraddirlo?
Andrea invece si dimostra altamente altruista. Si sacrifica per tutti e perde la parte finale del giro.
Tutto questo per andare a bloccare il tavolo prenotato in konoba che raggiungeremo con evidente ritardo. Si capisce che lo fa a malincuore ma è irremovibile nella sua scelta.
Non resta che ripartire a capofitto e scendere verso l’ultimo splendido tratto di costa.
Il capogita ci guida attraverso uno stretto e tecnico sentiero panoramico che ci fa viaggiare tutto a bordo mare. L’obiettivo è raggiungere l’ultima incantevole baia.
La baia con il relitto.
I relitti nella baia.
Il primo giorno volge al termine, l’ultima impegnativa salita ed il nostro avamposto in trattoria ci aspettano.
Grazie Eolo per averci regalato un tour speciale “proprio come avremmo desiderato”.
Sole, mare, pietre, birre, boscarino… e una piacevolissima compagnia!
Domani a Rabac per dieci MIB continua l’avventura. L’orgasmic cocktail della movida serale preannuncia una giornata schioppettante!
Domenica 2 ottobre
Il programma della domenica prevede quindi salite e discese in quel di Rabac. Chi più chi meno bardato siamo pronti a seguire Greg nella prima costante ascesa che ci innalzerà di poco meno di 500 m di altitudine.
Il parco è ben organizzato con indicazioni e suddivisione dei percorsi, come sempre la splendida vista aiuta a stemperare la fatica. Loden è un po’ infastidito per il poco dislivello del giorno precedente, bazzica nelle retrovie parecchio offeso ed indisponente.
Raggiungiamo quindi il punto più alto e più lontano, anche con del sano sburtan che non guasta mai. Ci prepariamo tecnicamente e mentalmente per affrontare la prima discesa.
E la discesa, sia questa che tutte le altre, soddisfa altamente le nostre aspettative. Non autostrade battute e spazzate dall’uomo con la scopa (cit.), bensì trail scassati con balze, rocce e spuntoni che necessitano concentrazione, elasticità e ammortizzamento dall’inizio alla fine. Ne sanno qualcosa le mani del dolorante Ucio.
Arrivati a valle la necessità di un primo pit stop è ben accolta da tutti quanti.
Il duro Spargel scopre le gioie del pump track e non vorrebbe più andar via dal pistino dedicato.
Una menzione particolare va invece all’inossidabile Zar. Oggi la sfortuna si è accanita su di lui: ha perso i guanti in partenza, ha perso il copribatteria nel durante, ha perso a beach volley alla fine.
Ma ha conquistato però la palma di re, (pardòn), zar dello stile in discesa, affrontando ogni periglioso ostacolo con classe ed eleganza.
Un Bussola ammirato si è già prenotato per il prossimo corso RCM.
Nota di merito sicuramente anche a Medioman, che con la nuova bici finalmente dotata di geometrie da salita, si è mangiato ogni ascesa con agilità e senza sofferenza.
Un Bussola ammirato si è gia prenotato la bici di Medioman.
Altro giro altra corsa. Stavolta ci si ferma un po’ prima e ci si divide in tre strade diverse. Quella ufficiale porta ad affrontare due trail rossi ancora più tosti. E’ sempre Greg a menare le danze con la corte di ballerini che lo seguono alle sue spalle. Al “Babewatch 1 e 2” saranno immolate due ruote posteriori. Sorrisi e pacche sulle spalle, ciò che conta è esser sani all’arrivo.
E di comune accordo si decide di chiudere così il weekend pedalato, anche perchè è già scattata l’ora di birra e calamari. Che andremo a consumare in un locale in centro a Rabac addocchiato la sera precedente.
Quindi, dopo aver riempito di nuova energie le stanche membra, scattano le manifestazioni collaterali che caratterizzano ogni “duegiorni” degna di questo nome.
Alla Rabac Arena ha inizio la sfida a volley che porta in finale la coppia favorita contro un duo ritrovatosi a cotanta ribalta solo per abbandono simultaneo di tutti gli altri atleti per “digestione in corso”. LOD-ICE la parola stessa chi vincerà con estrema disinvoltura e senza sforzo apparente, addirittura usando una gamba sola. Onore comunque a Zar che nonostante il compagno ha tenuto botta dando un senso di dignità alla partita.
Poco più sotto invece, ai piedi della promenade, si è svolto il concorso di bellezza MisterMIB 2022.
Nonostante la grande attesa e l’ammirevole impegno, gli unici due iscritti sono stati entrambi squalificati per mancanza di requisiti.
Un’altra divertente avventura in Croazia finisce nel catalogo dei giri MIB. Portiamo a casa nuove esperienze, nuovi amici, rinnovato piacere di stare insieme. Ci siamo fatti alcune domande, abbiamo avuto risposte ma soprattutto qualcuno ha confermato una certezza…
Primo giorno
Secondo giorno
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