La prima “vera” sulla Forca dei Disteis

E’ ora di cominciare a fare un po’ sul serio. Dopo aver preso dimestichezza nelle prime uscite con la tecnica di base in ambientazione relativamente sicura in prossimità degli impianti, la proposta di Ucio, ben documentatata, accende l’entusiasmo di tutti (o perlomeno di uno…): Forca dei Disteis è la destinazione!

Il Prof passa la settimana in agitazione. Sonda tutte le sue conoscenze con un minimo di competenza ricevendo solamente feedback negativi: “per sabato sicuramente previsti movimenti di bianco materiale dall’alto verso il basso in zona Altopiano di Montasio al passaggio di ciclisti convertitisi alle pelli”. Corrompe la moglie regalandole un set nuovo di pacca di scialpinismo affinche vada in avanscoperta il venerdì a sondare la situazione. Responso: donne in bikini prendono il sole tuffandosi gioiosamente negli innumerevoli laghetti di neve sciolta. Nonostante tutto ciò il tipo è uno tosto: il venerdì sera prima di coricarsi bacia i figlioli che lo squadrano leggermente perplessi, autografa un biglietto di consegne a Sabina, si infila agitato sotto le coperte. Alle 2.15 di notte telefona a Ucio: “…ma siamo sicuri?…”.
All’appuntamento all’alba Icefoot sfodera un sorriso beffardo e leggermente inquietante, il Prof trasecola.

A Sella Nevea appuntamento e partenza con gli sci ai piedi alle ore 8. Molte defezioni nel gruppo MIBSkialp, ne parleremo più avanti. Ucio, Vaivai e il mitico Ninja dal basso. Icefoot, Prof e il mitico Jury dall’alto. Incrocio in un timing perfetto per affrontare la marcia di avvicinamento alla base della Piana del Montasio.

Le previsioni Osmer hanno azzeccato in pieno! Nuvoloso alla mattina con qualche raffica di vento e un piccolo accenno di leggerissimo nevischio. Costume e telo da mare restano nello zaino. Davanti a noi il gruppo del Montasio e dietro di noi il gruppo del Canin (location dello scorso weekend): è in atto una gara di bellezza ed emozione.

Torniamo un attimo agli assenti. Era facilmente prevedibile che Bussola, frequentatore più di alte sfere che di alta montagna, andasse inevitabilmente a confluire nel giro di sboroni con la panza, cani con cappottino, mogli in pelliccia, a bere champagnini e mangiare escargot in qualche rifugio simil loft con sauna in qualche vetta della Savoia francese raggiungibile solo in elicottero. Sperando per lui che il mezzo con i rotori non sia suo…

Manigo invece è ufficialmente assente per motivi lavorativi. In realtà è un mollaccione! Nella classica corsetta di allenamento del mercoledì precedente era stata inserita una leggera salitina di defaticamento propedeutica allo scialpinismo. Apriti cielo! Da quanto aveva ansimato e si era lamentato sembrava che il simil-giovane stesse scalando l’Everest senza bombole di ossigeno. Ancora in fase di recupero…
Di Cinci ed Ichea ci occuperemo dopo.

La marcia di avvicinamento al nostro obiettivo verso i 2201 metri continua. Icefoot ed il Prof scelgono vanitosamente due linee di salita divergenti solamente per potersi fotografare a distanza nell’immensità dell’ambiente.

Oggi Vaivai è un po’ in difficoltà e lo palesa. Chi la conosce sa che verrebbe al Polo Nord durante il picco dell’era glaciale con solo dei sandali ai piedi e di lei non si sentirebbe mai un lamento. Evidentemente non è giornata, complice anche un recente infortunio, fattostà che a circa metà salita si ferma puntando le punte degli sci verso il rifugio Di Brazzà.

Jury è un vero signore. Rimasto nelle retrovie con Daniela non permetterebbe mai di lasciarla rientrare da sola e si offre cavallerescamente di accompagnarla. In realtà in rifugio dopo la terza birra e il secondo grappino confesserà: “Ciò, ho avuto proprio culo che Vaivai si è fermata, io sono omo da discesa non da salita!”.

Anche il Prof prende una decisione. L’ansia della settimana lo ha consumato troppo ma senza motivo, se ne rende conto solamente adesso. Si apollaia su un masso per tirare il fiato, godersi la vista, immortalare i tre che arriveranno alla Forca dei Disteis. Di lì a poco riparte per raggiungere il duo che si sta dirigendo verso birre e crostate.

Le varie defezioni non intaccano le certezze degli altri tre. Lo spericolato di Prepotto ha un cenno di intesa con il tarantolato di Dolina: “Noi lassù ci andremo!”.
Ucio è una roccia, Icefoot gli sta con il fiato sul collo, Ninja non molla il colpo. E’ una sensazione emozionante avvicinarsi sempre più alla forcella circondati da tanta bellezza, soprattutto per chi la prova per la prima volta ma non solo. Il traguardo è raggiunto, la gioia è enorme!

Dopo aver assaporato la vista oltre la cresta, lo strapiombo senza via di scampo verso la Gola delle Clapadorie, rivoltato la testa verso la fantastica discesa con gli sci che ci attende, arriva la sorpresa di giornata! Il supermeticoloso Ucio abbandona il suo corpo e si trasforma nell’uomo in blu di bussoliana specie. L’attacco di uno dei suoi sci è completamente mollo, cosa che non si è fatta notare in salita ma che è totalmente ingovernabile in discesa. Basterebbe avere gli attrezzi… Ucio non ha gli attrezzi! E neanche Ninja e Icefoot, ma questo fa meno scandalo. E neanche altri due scialpinisti che nel frattempo sono arrivati in quota. Uno dei due, tostissimo triestino classe 1944, scuote la testa e sussurra “Cicio no xe per barca“, Icefoot chiosa “neanche Ucio…”.

A proposito degli assenti…

A Cinci nell’ultimo anno sono crollate alcune certezze. Il raggiungimento del mezzo secolo e l’arrivo in squadra di un “nuovo” elemento che gli ha messo in dubbio la sicurezza di essere sempre il numero uno, lo ha mandato in crisi. Dopo vari tentativi di ristabilire l’ordine delle cose andati finora a vuoto, ha preso una decisione drastica che tutti si augurano non sia definitiva. Ha comunicato infatti che si dedicherà per il momento a sole due attività: accompagnare i nipoti al parco e soprattutto al suo hobby da sempre coltivato con tanta passione, l’investigazione informatica!
Attività che svolge con enorme profitto ed in questa giornata ne avremo conferma.

Ne sa qualcosa infatti Ichea, la quarta ed ultima assente di quest’oggi. Durante la settimana, nella chat dedicata, non aveva dato adesione alla gita odierna, aveva solo fatto capire che sabato avrebbe avuto un altro imprecisato impegno. Nessun problema ovviamente, a meno che…
Alle ore 9.30 dalla sede centrale del KGmiB arriva un messaggio in codice del compagno Cinci:
“-individuato Garmin di Ichea – posizione Sella Nevea – accensione ore 9.23 – direzione altopiano Montasio-“.

Il “casuale” incontro con i MIB avviene mentre Ucio litiga con i suoi sci cercando di restare in equilibrio come una ballerina ubriaca. Insieme ad un gruppo di “muloni” e di cani senza cappottino, la transfuga viene pizzicata. Ichea cerca di non farsi vedere girandosi invano di spalle per non essere riconosciuta, nel frattempo un ragazzo del suo gruppo si avvicina chiedendo: “ma cossa… ve conossé?”, “Si! Perchè?”, “ciò… la xe un cugno… ne toca sempre spetarla…”, ” eh… mulo… te ga capì perchè ve la gavemo sbolognada…”.

La sofferenza di Ucio sembra poter avere termine al rifugio, riuscirà finalmente a trovare l’attrezzo giusto? Giammai, la sua leggerezza dovrà pagarla fino al ritorno al parcheggio.
Il sole riscalda l’atmosfera, così come le birre e le grappe, chiacchierando divertiti con due amiche di Jury, una delle quali tosta navigatrice transoceanica. Quando è il momento di ripartire Ucio scortato da Vaivai cerca la via più facile per il ritorno. Gli altri quattro si mettono agli ordini di Jury, re della foresta. I Muli In Baita (cit. Patoco) si trasformano in Men In Black pronti alla definitiva consacrazione in Muli In Bosco!

Il freerider di Sella fa da apripista, salti, saltini, alberi e rami sfiorati, per fortuna non centrati o quasi! Quando si ritorna sulla traccia principale c’è un po’ di traffico, neve molle e calpestata, che non impedisce però a qualcuno il salto del guardrail! Goduria!!

La prima “vera” è stata spettacolare, le giornate si stanno allungando, ci stiamo avvicinando alla primavera. Dicono che sia la stagione più bella per lo scialpinismo. Evviva!!!



Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto

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