A Planina senza un piano

19 gennaio 2020

A dire il vero, il piano c’era… ma si è perso per strada.

Tutto inizia con la programmazione a tavolino di un GPX per un’escursione solitaria, offerto poi alla platea MIB. Con lo scopo di sondare una possibile gita famigliare, la Piana di Planina sembra il luogo ideale.

Per trasformare la facile escursione in una vacanza, la scelta del treno è d’obbligo… meglio se preso in terra straniera.

Ed ecco che in tre ci si trova a Sežana: chi arriva in macchina (Spargel e Icefoot), chi già esplorando nuove deviazioni da Orlek (Prof).

MIB a Sezana

Il sole promette bene. La temperatura glaciale, un po’ meno. Un ubriacone con lo sputazzo ci attacca bottone, ma almeno ci illumina sull’acquisto del biglietto.

Il super treno partito da Trieste (…a noi piace la vita dura…) è praticamente vuoto.

Un salotto firmato Trenitalia

E’ il battesimo ferroviario per le bici di Icefoot e Spargel. Con gran allegria, si cazzeggia mentre monta un dubbio atroce… Ci sarà un treno per il ritorno prima dell’ora di cena? Il time-table sloveno non svela informazioni .

All’arrivo, si sorride per non tradire agitazione…

Tre coetanei

…la neve che ci attende non era prevista!

I love Postumia

Lo schermo dello smartphone indica la traccia… si cerca natura, ma si trova l’autostrada.

Brum Brum

L’importante è che il sole illumini la schiena, poi si vedrà.

Veloci piste forestali conducono verso l’obiettivo, ma il Prof si lascia ingannare dagli incroci. L’occasione di una deviazione sbagliata può portare a nuove esplorazioni. Chi col motore, chi pedalando e urlando, e chi a piedi, si arriva così in cima allo Stari Grad… ma del Grad, neppure l’ombra.

Spingi che ti passa

Manca un MIB

Meglio allora dedicarsi al bob, lungo le viscide tracce nevischiate.

E qui succede il fattaccio. Il Prof si accorge di non essere più connesso….sullo sconnesso ha perso il suo “ufficio elettronico”. Tragedia. Il piano in GPX è svanito nel nulla…

Gli amici si fanno in 8 per fiutare palmo a palmo tutta la collina. Al Prof ciò costerà la mattinata successiva tra queste foglie, armato di moglie e rastrello…se il telefono non è saltato fuori, almeno un nuovo bike-park con sentieri lindi e puliti è sorto a pochi chilometri da casa!

Il sole “brucia” le ore. Raggiungiamo il rudere del castello Hošperk (Haasberg)

MIB rossi e rudere bianco

…e Icefoot, senza ferire l’orgoglio del Prof, solleva l’indice per guidare i vergini viandanti. In queste terre, lui è di casa….ma così di casa, che ha una altalena privata.

MIB coi boccoli

E via….verso nuove salite, tra la condensa dei respiri ed i morsi della fame. La facile escursione per famiglie si rivela in realtà una ginkana con dislivelli importanti.

Il nostro menestrello sa come sorprenderci: all’arrivo alla dolina di Unec (Unška koliševka), ci armiamo di lampade frontali per affrontare cunicoli e scale di un bunker militare italiano, ennesima opera del Vallo Alpino.

Collage militare

Ma Planina, dove sta? Le ombe si allungano, e serve pedalare di gran lena per raggiungere “il missile”, ovvero la Torre di Ravbar.

Il missile di Planina

Ma il dubbio sorge spontaneo. Ora, per dove dobbiamo proseguire?

Dubbio MIB

Un proteo ci indica la via…

Proteus Ferrus

…lungo i flussi e i getti di portate sotterranee.

Gurgle Gurgle

Difatti, lungo una pista lignea costruita su un canale, ci si avvicina ad una meraviglia.

Verso l'ignoto

Panorama

La grotta di Planina è immensa…grande quanto le mascelle spalancate dei MIB.

Uno speleologo a casa

Ma se le viscere ed i fondovalle riservano tante sorprese, cosa possiamo trovare salendo sulle alture?
Spingendo e stantuffando, anche su tratti innevati, si ritorna a Postumia…

Meglio neve che niente

Turismo

…per visitare le rovine del terzo castello, quello di Adelsberg.

Sempre di essere in cima al mondo….anzi, in cima al Nanos.

Allegro trio

L’insolito punto di vista scatena la fantasia dei MIB che, come ubriachi, fan caciara, si fotografano tra i dirupi e rischiano in discesa.

Vita spericolata

E sono talmente eccitati, che non si tirano indietro alla sfida lanciata dai locals in un contest all’ultima pompata. Ovviamente, Icefoot dà lezione di stile!

Il tempo è poco, la fame è tanta. Postumia si dimostra avara di gostilne la domenica pomeriggio, e si ripiega su una Pekarna 24/24 per due pizzette con wurstel e burek.

Il tutto rimane sullo stomaco, in attesa di un fantomatico treno…i minuti passano, il treno no.

Goodbye

Dopo 3 minuti di ritardo, le viscere si mollano. Il treno arriva, e il controllore ci invita a salire con le biciclette. Evviva, oggi si cena in famiglia.

Il gelo non molla. Dopo due abbracci, tutti a casa… chi in macchina, chi per l’Imperiale.

Ma un pensiero psicadelico permane…ma era meglio con, o senza la neve?

Neve psicadelica

 


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