Quando la destinazione conta

18 febbraio 2018

Domenica mattina, come da previsione meteo, una leggera brezza marina accompagnata da due gocce rinfrescanti si dipana a macchia di leopardo sulla nostra provincia toccando solo alcune zone: a Bagnoli sì, verso Domio no, in centro città sì, a San Giovanni no.
E’ quindi la selezione naturale a far incontrare al Sincrotrone un puntualissimo Bussola ed un ritardatario Icefoot.
Perfetta giornata per andare sul Nanos!” sentenzia uno, “Ok, fatta!”, ribatte l’altro…
Presa la giusta direzione, ci imbattiamo in qualche altro coraggioso essere vivente: “Voi si che siete veri Muli, non come i nostri amici criceti che sono rimasti a casa!”

Tra racconti di audaci fuori pista sugli sci e inquietanti discese in grotta si fila via veloci, riparati dal bosco, spinti dal vento. Il sentiero da Opicina verso Borgo Grotta è sempre piacevole e divertente, ce lo beviamo ad un bel ritmo sostenuto.
Quando superiamo Rupinpiccolo e arriviamo all’imbocco della salita verso il Lanaro, a Bussola viene il leggerissimo sospetto che forse non stiamo andando sul Nanos.
Poco male, questo monte evoca gare all’ultimo sangue, ingaggiamo una sfida all’Ok Corral fino alla cima. Non trattasi però di una sfida a pedali, bensì di barzellette: i tre gradini del podio saranno conquistati da “suore in convento” e “un pazzo di 30 cm” della categoria sconce adolescenziali anni ’80 e “grande capo niente cacca” della categoria under 10…
Arrivare in cima diventa quindi un attimo, come un attimo è quanto ci fermeremo, vista l’arietta frizzante…

Scendiamo al bivio e imbocchiamo il percorso della Granfondo al contrario, sui versanti a nord c’è presenza di neve, prossima tappa Voglje. Non prima che Bussola prenda coscienza del suo corpo che cambia e venga iscritto d’ufficio al club AdP…

Siamo liberi da ansie di rientro, decidiamo di puntare verso il nostro porto sicuro, stavolta la destinazione conta! Sterrati, asfalto,sentieri… Krepljie, Tomaj, Kriz, Filipcje Brdo… Irena resuscita i morti!!

La partenza verso il ritorno è salutata da un leggero nevischio che rende l’atmosfera magica, allunghiamo l’occhio verso la “veranda” alla ricerca della nostra Maja desnuda; non la vediamo, forse il vin brulè stavolta non era così alcolico…



Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto

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