In salita e in discesa, in bici e non solo...

Zoo MIB
27 dicembre 2015
Il bisogno di assottigliare un girovita provato da libagioni festive, la necessità di arrotondare aride cifre chilometriche e soprattutto il richiamo del branco, sono tutti elementi che messi assieme portano la specie in evoluzione dei MIB a radunarsi l’ultima domenica dell’anno per girovagare alla ricerca di qualcosa che li illumini.
Ed è proprio la ricerca della luce che porta Bussola, Cinci, Diesel, Icefoot, Medioman e Specy ad alzarsi dal loro giaciglio e, come giraffe in cerca di cibo, spingere il loro collo verso l’alto per vedere se oltre quella cappa di umido, nebbia e nuvole esiste ancora il sole.
Al ritrovo nella radura di San Giuseppe la variegata truppa viene sfidata da un gruppo di gazzelle, pronte alla loro irrefrenabile corsa bipede, non c’è timore… ben presto ci rivedremo…
A dire il vero l’andatura in ciclabile è particolarmente tranquilla, chiacchiere in libertà, la nebbia si dirada e nei pressi della prima galleria artificiale la giraffa ottiene il suo obiettivo, si trasforma in lucertola e comincia a godere dei primi raggi di sole…
Si ricomincia a pedalare, le pendenze della ciclabile sono notevoli, in quel di Draga urge meritato riposo. Con la scusa di decidere dove andare passano parecchi minuti, passano parecchi ciclisti, passa un ciclista solitario, qualcuno propone di seguirlo di soppiatto in una sorta di caccia alla preda… Intanto di gazzelle neanche l’ombra…
Via! Più lenti di un panda ( o di una Panda, che poi è uguale…), più indolenti di un bradipo, riprendiamo il cammino dandoci una botta di vita tagliando per il sentierino dietro la stazione di Draga e rispuntando quindi in ciclabile. Qualche giro di pedale e dopo qualche centinaio di metri oltreconfine un’insperato problema tecnico al cavallo di Specy permette una quanto mai opportuna breve sosta per ricaricare le batterie…
Abbiamo fatto si e no 5 km, dal nostro ritrovo è passata 1 ora, decidiamo di darci un obiettivo e una accelerata… dopo 300 metri siamo fermi al quadrivio sotto Mihele. Salutiamo i podisti/gazzelle che sono probabilmente di ritorno dal Taiano dopo aver tagliato per il Cocusso; Specy afferma che per oggi ha dato troppo e come un gambero riprende la via di casa.
Basta! E’ ora di reagire! Diesel apre le danze e ci lanciamo a capofitto nel Cambogia, sinuoso come un serpente, lastricato di foglie e di insidie ma godurioso come non mai. A Klanec un piccolo assaggio di inverno con il fiume ghiacciato e segni di una brinata notturna.
La curiosità uccise il gatto, quindi ad Ocizla, come cinque domestici felini, ci facciamo tentare da un nostro blasonato consimile, il Tigrovska pot (anche se la tigre non c’entra niente).
Dalla luce e dal tepore in superficie si ha come la sensazione di venir inghiottiti da madre terra. Diesel, Icefoot e Medioman si destreggiano in una discesa a capofitto, tecnica e con gradini nascosti dalle foglie, Cinci e Bussola coprono le spalle.
Siamo alla sorgente di Ocizla, vari saliscendi, in sella e a piedi, l’ambiente sembra ostile ma è altamente suggestivo. Passati i resti del mulino comincia una serpentina nel bosco dove si può spingere sull’acceleratore stando attenti a non schiantarsi sugli alberi. Seguendo i bolli indicatori si arriva alla cascata priva d’acqua, si intuisce una traccia che risale con un’erta erta, in breve ci troviamo a Beka.
La sete di esplorazione non è ancora finita e come programmato andiamo a cercare il collegamento che scende verso il Rosandra per poter rispuntare sull’ex-ferrovia in zona Mihele.
Evitiamo la deviazione per l ospedale partigiano e imbocchiamo l’uscita successiva. Come al solito all’inizio il sentiero è invitante poi ci perdiamo nel bosco ma il gps di Medioman ci conferma che siamo nella direzione giusta. Scendiamo di quota, scendiamo dalla bici, tornantini esposti, tecnici, insidiosi… ululati di piacere rompono il silenzio del bosco.
Ecco il fiume, scenari inconsueti, regali di fine d’anno che giovano allo spirito da esploratori.
Ben presto siamo di nuovo in ciclabile, altre deviazioni sassose ci attendono, il branco punta verso il ritorno, ognuno diretto verso la propria tana… Bau! Bau! Ma veramente il cane è il miglior amico dell’uomo?
Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto
Ciao! Ma c’è’ qualche donna nel vostro gruppo? Perché’ ho incontrato Specy che mi ha invitato a pedalare con voi. Ma se siete solo uomini ho paura di non riuscire a starvi dietro.
Comunque complimenti, anche per il racconto : )
Con noi pedala spesso Spoletta, giovine biker; quando avrai piacere aggregati a noi, più o meno usciamo ogni weekend. Solitamente trovi gli avvisi delle uscite sul forum, anche se talvolta si decide più velocemente via Whatsapp… Eventualmente tue ti in contatto con Specy. A presto!!!