Nevegal (4 Cime Enduro Trophy)

8 ottobre 2017

La domanda che talvolta alcuni mi fanno è: “Ma perchè vuoi partecipare ad una gara di enduro?”.
Cosa potrei rispondere se non: “Per scoprire nuovi luoghi e nuovi sentieri, per divertimento e passione ma  naturalmente anche per mettermi in gioco!”.

Quale degno finale di stagione se non il rilancio del bikepark del Nevegal per una gara SAP (Senza Ansia da Prestazione, visto che la moglie ha detto: “Mi raccomando…”), assieme agli amici/colleghi enduristi di Maglia Nera?

La presentazione della gara recita: “4 prove speciali, sia in sentieri del bike park che fuori, difficoltà tecnica abbastanza facile, totale circa 20 km e 1350 metri di dislivello, di cui circa 6 km e 1200 metri di dislivello saranno in prova speciale. Nei trasferimenti si useranno gli impianti di risalita, i trasferimenti pedalati saranno molto brevi, in tutto circa 45 minuti e 150 metri di dislivello su strade sterrate in piano/falsopiano e pendenze molto easy”… ottimo direi!

Al ritrovo al piazzale Nevegal, con un cielo sereno che preannuncia una bella giornata di sole ma temperatura “freschetta”, ci sono tanti biker incontrati già durante alcune gare precedenti. Il clima è molto rilassato, sembra sia un ritrovo di amici, senza la pressione della competizione… Ritiro pettorali e chip, verso le 10 si inizierà la gara vera e propria, per me completamente “blind race”. La risalita in seggiovia è di quelle che ti ghiacciano piedi, mani e corpo, ma per fortuna un po’ di sole ed il trasferimento verso la partenza della PS1 fanno ritornare un po’ di calore.

PS1 – Costa Legner: parto con il freno a mano tirato, si scende su un bel tratto erboso e poi in bosco con un fondo terroso morbido e smosso, a cui non sono abituato. Non riesco a prendere il ritmo, mi metto da parte quando mi passano quelli partiti dietro di me, solo negli ultimi metri “mollo” i freni e mi “rilasso”, ma il controllo cronometrato è dietro l’ultima curva… ma che discesa leeenta!

Il trasferimento verso la PS2 è una bella strada forestale con un paio di salite dove finalmente posso togliere la giacca invernale…

PS2 – Col dei Pez: sentiero tutto sponde e tornanti, molto veloce e direi piuttosto facile, ma non conoscendolo sono sempre dubbioso su quanto mollare… Bello, molto divertente!

Si risale nuovamente in cima con la seggiovia, ma adesso non fa più così freddo e il panorama che si gode una volta in cima è proprio notevole.

PS3 – Faverghera alta: chiaccherando con gli altri enduristi sembra che sia la discesa più impestata, tutta radici e sassi. In effetti lungo tutto la discesa le braccia lavorano molto, bisogna stare attenti a non farsi “sbalzare” da qualche radice, ma per fortuna il fondo è ottimo e la discesa è uno scassato “scorrevole” che ti fa arrivare alla fine spossato ma con il sorriso sulle labbra.

PS4 – Faverghera bassa: ultima prova speciale, molto flow, veloce, con alcuni cambi di pendenza da “domare”… Un piacere.

Finito!!!

Come sono andato? Mah, non conoscendo affatto il percorso sono contento di essermi divertito e di essere arrivato senza problemi (In-sano in partenza, sano all’arrivo!)… per quanto riguarda la classifica… vedi più avanti…

Pausa pranzo con pasta e birra, poi a girare ancora un po’ soprattutto sulla PS2, anche con la voglia di migliorare l’approccio ai tornanti/curve con sponde. In effetti, dopo un paio di discese dietro a Mork ed Eli, il feeling è molto diverso rispetto a quello durante la gara, tanto che miglioro di oltre 20″…

Curiosi sul mio risultato finale?

Beh, non c’è niente da nascondere: Ultimo… premiato come +Lento (con maglia Maloja, invidia dei miei amici di Maglia Nera) e sul podio con i primi.

Sono soddisfazioni!  🙂

Che dire del Nevegal bike park (e degli organizzatori)? Tutto il bene possibile, sentieri ben “preparati” con diverse tipologie di difficoltà e risalite meccanizzate (e non), ma anche panorami notevoli. Sicuramente consigliato a tutti i biker!

PS: per le foto sui trail e sul “podio” ringrazio Paolo Furlan Photography



Tutte le foto di questa uscita le trovate nel nostro album su Google Foto

Medioman
Medioman
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3 commenti

  1. Bravo Medioman, la tecnica per migliorare e conoscere una discesa è farsi passare da un’endurina e seguire i movimenti del suo sedere, non puoi sbagliare, segui i movimenti, sii dinamico e spingi sui pedali, i freni inibitori dimenticali, in discesa non si frena, qualche volta si rallenta. Se fai tutto entro i tuoi limiti, non fisici ma mentali, pensa positivo, pensa di essere un Sam Hill, una coppa, magari quella del nonno, la porti a casa.

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